Piazza Affari in profondo rosso a metà seduta con il resto d’Europa. Partita cauta, Milano si è subito instradata in territorio negativo scontando una nuova ondata di vendite sui bancari. Così, a fine mattinata, in attesa di una nuova apertura della Borsa di Wall Street, la borsa nostrana scivola sempre più giù con il Ftse Mib a quota 16.237 punti (-1,93%) e l’All Share a 17.871 punti (-1,88%). Non va molto meglio tra le consorelle europee con Parigi che cede l’1,45%, Francoforte l’1,40%, Madrid l’1,89% mentre Londra limita le perdite ad un cauto -0,35%.
Nel paniere principale milanese, pressoché tutto in rosso, i ribassi colpiscono gli istituti di credito. Sospese Mps e Bper per eccesso di volatilità, Banco Popolare perde il 5,52%, Unicredit il 4,68%, Ubi Banca il 4,27%, Bpm il 3,78%, Mediobanca il 3,50%, Intesa Sp il 2,47% nel giorno dei conti. Giù Unipol (-5,80%) così come Unipolsai (-3,93%), Cnh Industrial (-3,48%), Generali (-2,98%). Male anche Fca (-2,28%) nonostante il dato sulle immatricolazioni in Italia a luglio, superiore a quello dello scorso anno. Tra i pochissimi titoli in lieve rialzo ci sono Campari (+0,32%) dopo i conti del semestre e A2a (+0,32%), mentre scivola in territorio negativo anche Snam (-0,29%) dopo il via libera alla scissione proporzionale e parziale di Italgas.