Il cuore di Martino Marino si è fermato di nuovo, stavolta per sempre. Si è spento alle ore 4:30 di questa mattina all’ospedale “Ruggi” di Salerno, infatti, il 46enne agricoltore di Capaccio rimasto folgorato, mercoledì scorso, nel tragico incidente avvenuto a Gromola: quel pomeriggio, i volontari delle ambulanze accorse sul posto lo avevano rinvenuto disteso e in arresto cardiaco, ma erano riusciti a rianimarlo elitrasportandolo d’urgenza al nosocomio salernitano. Dopo tre giorni di ricovero in prognosi riservata, purtroppo, le sue condizioni di salute si sono aggravate ieri, quando è andato in coma: troppo gravi le lesioni cerebrali riportate a seguito della violenta scossa da 20mila volt in quel maledetto pomeriggio, quando si trovava nei pressi della villa in costruzione per caso. In quel momento, vista la sua enorme stazza e notoria generosità, gli operai gli avevano chiesto ‘una mano’ per alzare il lampione d’illuminazione esterno. Un aiuto ad amici che gli è costato, purtroppo, la vita. Martino, conosciuto e benvoluto da tutti, un ‘gigante buono’ sempre pronto ad aiutare il prossimo, lascia due figli, Pietro e Speranza, e la moglie Claudia Seno, sorella del compianto Peppe Seno, scomparso su un campo di calcio il 1° luglio scorso: un dramma nel dramma. Tra i primi a soccorrere Martino il giorno dell’incidente sul lavoro a Gromola, come riportato dal portale “Stile Tv”, era stato anche Carmine Seno, autista dell’ambulanza Asi di Capaccio, fratello di Peppe Seno. Sale così a due il bilancio delle vittime, dopo la dipartita del 28enne elettricista ebolitano Walter De Nigris, dell’incidente sul lavoro avvenuto, il 3 agosto scorso, all’esterno del cantiere di una casa in costruzione in Via Gromola Varolato.