Quanto vale l’oro alle Olimpiadi? Dipende. Quello di Joseph Schooling, il 21 enne che ha battuto Michael Phelps, vale di più di tutte e 23 le medaglie al collo del fenomeno americano. Il motivo? Semplice: il “Multi million dollar award program” della federazione asiatica regala un assegno da 1 milione di dollari locali (circa 700mila di quelli americani) a chi vince una gara ai Giochi. Gli Stati Uniti invece gratificano i loro ori con una “mancetta” di 25mila dollari. Anche perché altrimenti – visto che a Rio ne hanno già conquistate 26 – il rischio crac per le casse dello sport nazionale sarebbe altissimo. L’argento in questa graduatoria tocca alla Malesia. La quotazione in questo caso varia di minuto in minuto visto che a chi sale il gradino più alto del podio, Kuala Lumpur regala un lingotto d’oro, valore venale alle quotazioni attuali circa 650mila dollari. A ruota, dal bronzo in giù, segue una lista di paesi emergenti generosissimi con i propri atleti che danno lustro al nome della nazione nel mondo. Taiwan paga ai suoi ori 640mila dollari, l’Azerbajan 500mila dollari. Kasakhstan, Filippine e Thailandia viaggiano attorno ai 240mila mentre l’India paga 10 milioni di rupie (circa 150mila dollari) che da quelle parti sono una fortuna.
L’Italia entra a testa alta tra i primi dieci e vince lo speciale campionato europeo di categoria. Un oro tricolore incassa 150mila euro, 10mila in più di Londra 2012. Un argento 75mila e un bronzo 50mila. Niccolò Campriani, per dire, torna in Italia in queste ore con in tasca 300mila euro in più. La Russia è l’unica che ci tiene testa, con un premio simile al nostro. Gli altri seguono a grande distanza: la Francia a quota 50mila, la Germania a 15mila, gli inglesi vanno a casa felici ma a becco asciutto, visto che il Comitato olimpico di Londra non prevede premi. Possono consolarsi con il valore venale della medaglia che hanno al collo? Mica tanto. Fosse davvero oro varrebbe 22mila dollari. Ma di metalli pregiato ci sono solo 6 grammi. Risultato: quelle di Rio al mercato dei metalli hanno una quotazione di 568 dollari. I britannici possono consolarsi su un altro fronte: i loro rivali prendono ai Giochi premi a cinque zeri. La tregua olimpica però non vale per l’agenzia delle Entrate. E i premi, considerati guadagni, vengono tassati nel 740 (o le varie versioni nazionali della dichiarazione dei redditi) al rientro a casa.
SPORT
15 agosto 2016
OLIMPIADI. Quanto vale una medaglia? Ecco quanto guadagnano i campioni