Ha dedicato la medaglia d’argento alle Olimpiadi a Diletta, la sua compagna. Per Rachele Bruni, secondo posto nella 10km di nuoto di fondo a Rio 2016, non c’è stato però particolare coraggio dietro la sua uscita pubblica dopo il podio. “Io l’ho sempre vissuta naturalmente, senza problemi, lo sanno tutti ma io non ho mai fatto outing…”, spiega a Casa Italia parlando della sua omosessualità, “indubbiamente ci sono persone che hanno ancora dei pregiudizi, ma io vivo serena e tranquilla senza pensare ai pregiudizi. Vivo per me stessa e per la mia passione per il nuoto e per le persone che mi vogliono bene”. Poi racconta: “Sapevo di essere arrivata seconda o terza, non volevo essere beffata un’altra volta”, dice ricordando il quarto posto nella 10 km ai mondiali di Kazan del 2015. “Abbiamo lavorato tanto già negli anni passati, quest’anno però ci siamo concentrati molto sulla parte finale visto che lo scorso anno mi è mancato in po’ di sprint”, prosegue Bruni, “Abbiamo lavorato molto per ottenere questa medaglia”.
SPORT
16 agosto 2016
OLIMPIADI. Rachele Bruni, medaglia dedicata alla compagna Diletta