Un volo di 720 metri. Un tuffo nel vuoto. La sensazione di libertà e poi lo schianto. Una pozza di sangue e il corpo senza vita di Nunzio Scarica, il 26enne che era scomparso domenica mattina da Torre Annunziata. Così lo hanno trovato nella tarda mattinata di ieri alcuni turisti che hanno allertato la polizia locale. Nunzio si era allontanato da casa domenica mattina intorno alle sei volontariamente per recarsi all’aeroporto di Capodichino, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione (agli ordini del maresciallo Egidio Valcaccia) che indagano sul caso. Ha lasciato la sua autovettura, chiusa regolarmente con la chiave e ha poi preso un volo, con la compagnia Vueling, diretto a Barcellona. Da quel momento di Nunzio più nessuna traccia sino a ieri mattina. Alle 12 rappresentanti dell’ambasciata spagnola hanno contattato l’ambasciata italiana comunicando la notizia del ritrovamento del corpo. Stando alle prime indiscrezioni Nunzio si sarebbe lanciato da Montesseral, un dirupo roccioso che si trova Ministrol a Barcellona almeno 24 ore prima. Come ci sia arrivato li è ancora da accertare. Un luogo simbolo della religione, santuario del Graal e roccaforte rocciosa di fede e di speranza per tanti turisti che ogni giorno lo af-ollano per far visita all’effigie della Madonna nera. Secondo i primi rilievi della scientifica Nunzio si sarebbe ucciso, ma non è esclusa l’ipotesi di una caduta o anche quella di omicidio. Perché Nunzio si trovava li e con chi?
+++TUTTI I DETTAGLI SUL QUOTIDIANO METROPOLIS IN EDICOLA OGGI+++