Giocatore dell’anno per il quotidiano inglese The Guardian per la sua tenacia nell’inseguire il traguardo della Serie A: obiettivo raggiunto lo scorso 18 settembre, a 30 anni, dopo aver superato una terribile malattia quando di anni ne aveva 14. Fabio Pisacane, difensore del Cagliari, si gode il momento. Ma rimane se stesso: umile, concentrato, con i piedi per terra. “So che il Cagliari non ha bisogno di essere portato in giro per il mondo – spiega – ma sono contento di aver portato dappertutto la bandiera dei Quattro mori. E sono contento di essere in questo momento affiancato da una societa’ che punta sui miei principi: lavoro, sacrificio, impegno”. Sorpreso, ma non confuso dal premio: “Non me l’aspettavo – dice Pisacane – sono stati giorni bellissimi: ho ricevuto i complimenti della Fifa, dei miei ex presidenti, di tanti miei ex compagni. Piano piano mi sono reso conto di quanto fosse importante questo premio”. “Un riconoscimento che esalta il mio modo di essere: cerco di conservare cio’ che la vita per la seconda volta mi ha voluto dare. Senza compromessi, senza baratti: sono uno consapevole dei propri limiti, ma che si impegna ogni giorno per migliorarli”. Un premio da raccontare, innanzitutto ai propri figli: l’ultimo e’ nato pochi giorni fa. “Quando un giorno vorranno sapere che cosa ho fatto, prima di vedere insieme qualche partita, gli raccontero’ di questo riconoscimento”. Il segreto? “No ho mai mollato”. E domenica si torna in campo, a San Siro: “Non so ancora se giochero’, ma in quel campo ho disputato due partite, sempre contro l’Inter: una in Coppa Italia e ho preso il palo, e una in campionato. E mi hanno annullato, giustamente, il gol: chissa’ che domenica non si sblocchi qualcosa”.
SPORT
3 gennaio 2017
Il Guardian premia il napoletano Pisacane: “Complimenti anche dalla Fifa”