Torre del Greco. Per il pm Andreana Ambrosino della procura di Torre Annunziata non ci sono dubbi: i tredici impiegati dell’ufficio Ced del Comune di Torre del Greco possono essere etichettati come “fannulloni”. Così, a otto mesi dalla conclusione delle indagini condotte dagli agenti di polizia municipale del comando di largo Costantinopoli, la titolare dell’inchiesta sull’ennesimo scandalo assenteismo all’ombra del Vesuvio ha chiesto il rinvio a giudizio per i tredici imputati finiti nella rete dei controlli dei caschi bianchi e accusati a vario titolo di truffa aggravata e falso ideologico.
Pesanti capi d’imputazione di cui – a metà febbraio – dovranno rispondere davanti al gup Antonio Fiorentino del tribunale di Torre Annunziata, chiamato a ordinare o meno il processo per i presunti scansafatiche del Comune. Fannulloni sì, ma a caro prezzo per le casse dell’ente di palazzo Baronale. Perché i “furbetti” del Ced – secondo la ricostruzione dei vigili urbani all’epoca guidati dal comandante Salvatore Visone – erano assenti sul posto di lavoro, ma incassarono ugualmente lo straordinario in occasione del servizio elettorale per il voto 2014.
Alberto Dortuci
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