Torre Annunziata. «Premesso che ogni atto è pubblico per la legge sulla trasparenza, premesso che l’invio era di competenza della presidenza del consiglio e della sua segreteria, ho provveduto personalmente all’invio degli atti all’Anac».
E’ infuriato il primo cittadino Giosuè Starita che alle accuse del consigliere comunale Pasquale Iapicca di aver omesso l’invio degli atti relativi al debito della Oplonti Multiservizi all’Autorità nazionale anticorruzione non ci sta. «Ho appreso dal giornale di quanto fosse accaduto – spiega ancora il primo cittadino – e li ho inviati personalmente dalla pec all’Anac, ma sono tutte polemiche inutili. E’ inaccettabile che si avanzino accuse così forti se non si conoscono nemmeno le normative: bisognava aspettare l’approvazione della seduta dei verbali, che questi fossero pubblici e se proprio vogliamo per poter rispettare la procedura, il consigliere, avrebbe dovuto supportare la richiesta con una interpellanza o una mozione».
Insomma vicenda chiusa, almeno per ora, anche se, proprio la questione del debito e dell’approvazione della trance di 200mila euro per la vecchia società, Oplonti Multiservizi, continua a destare polemiche e soprattutto preoccupazioni per i consiglieri di maggioranza che in consiglio hanno votato il debito. Ora, tocca al magistrato Raffaele Cantone e al suo pool analizzare gli atti ed esprimersi se ci sono o meno sulle presunte irregolarità.