«Natale In Casa Cupiello» di Eduardo De Filippo con Luigi De Filippo, che ne è anche regista, arriva al Teatro Verdi di Salerno dal 26 gennaio. E’ la prima volta in assoluto che un De Filippo porta in scena uno dei capolavori dello zio, dopo la sua morte. Un’impresa non da poco, tenuto conto che si tratta di uno dei testi più difficili del grande drammaturgo. Era il 21 dicembre 1931 quando andò in scena per la prima volta al Teatro Kursaal di Napoli una delle più belle tra le commedie di Eduardo, una delle più note e più riuscite. All’inizio era un atto unico, a cui poi De Filippo con gli anni aggiungerà gli altri due, per l’esattezza il primo e il terzo, sentendo il bisogno di far conoscere meglio i suoi personaggi. Fu così che l’opera fu davvero completa per il suo autore. La Compagnia dei fratelli De Filippo si chiamava del “Teatro umoristico” perché attraverso l’umorismo raccontava sulla scena la commedia umana, divertendo, ma facendo anche riflettere: e ciò vale anche per questa commedia. «Natale in casa Cupiello» è la vicenda di un povero uomo considerato quasi un bambino, soprattutto quando si avvicina il Natale e si riaccende la sua grande passione per il presepe, simbolo di serenità familiare e di attaccamento alle tradizioni. In quella occasione si svelerà anche l’eterno dissidio tra anziani e giovani, con la continua domanda che Luca Cupiello rivolge al figlio Tommasino, “Nennì, te piace ò Presebbio?” e la risposta ostinata e dispettosa del giovane: “non mi piace, non mi piace”: eterno contrasto in famiglia che si cela dietro un pranzo natalizio.
In questa edizione, che ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro Parioli di Roma, protagonista e regista dello spettacolo è Luigi De Filippo, figlio di Peppino e nipote di Eduardo, degno erede di una famiglia che fa teatro con grande successo da tre generazioni. Luca Cupiello, come ogni Natale, prepara il presepe, tra il disinteresse della moglie Concetta e del figlio Tommasino detto Nennillo. Ci sono poi i continui battibecchi tra il fratello di Luca, Pasqualino e il nipote di quest’ultimo, Tommasino, entrambi con il “vizio” del furto. Ninuccia, l’altra figlia dei Cupiello, ha deciso intanto di lasciare il marito Nicolino per l’amante Vittorio e di scrivere una lettera d’addio al coniuge; ma Concetta, disperata, riesce a farsela consegnare. La missiva capita però nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero, che viene così a conoscenza del tradimento della moglie. Durante il pranzo della vigilia di Natale i due rivali, trovatisi l’uno di fronte all’altro per la sbadataggine di Luca, si scontreranno violentemente. Nicolino abbandona Ninuccia e Luca, resosi improvvisamente conto della situazione, cade in uno stato d’incoscienza. Nel delirio finale, il protagonista scambia Vittorio per Nicolino e fa riconciliare involontariamente i due amanti; mentre il figlio Tommasino gli dirà finalmente che il “presepe gli piace”. Un testo tra i più amati da pubblico e critica, che sbarca ora anche a Salerno, al Teatro Verdi, dove rimarrà in scena fino al 29 gennaio.
Questi i personaggi e gli interpreti: Luigi De Filippo è Luca Cupiello, Stefania Ventura è sua moglie Concetta, Vincenzo De Luca è Tommasino, il loro figlio, Claudia Balsamo è Ninuccia, l’altra figlia, Paolo Pietrantonio è Nicola, Massimo Pagano è Pasqualino, il fratello di Luca, Michele Sibilio è Raffaele, il portiere, Ferdinando Maddaloni è Vittorio Elia, Luca Negroni è il dottore, Marisa Carluccio è Carmela. E ancora Tiziana Tirrito è Olga, Carmen Landolfi è Rita, Carlo Zanotti è Alberto, Geremia Longobardo è Luigi. La regia è di Luigi De Filippo, le scene di Alessandro Chiti.