Castellammare. Da cinque mesi senza stipendio, continuando a prestare servizio a circa 200 pazienti al giorno. L’ultima vertenza occupazionale a Castellammare di Stabia riguarda i 60 dipendenti del Ctf (Centro Terapia Fisica e Riabilitazione) di via Fontanelle. Stanche di rincorrere il pagamento di mensilità hanno protesterato davanti alla sede dell’Asl a Torre del Greco.
La crisi va avanti dallo scorso mese di luglio, quando saltò il pagamento del primo stipendio. La società che gestisce il centro di riabilitazione, tra i più importanti sul territorio, pagò solo la mensilità di agosto, lamentando ritardi nel saldo delle convenzioni da parte dell’Asl Na 3 Sud.
Dopo luglio, sono saltati anche gli stipendi di settembre, ottobre, novembre, dicembre e ora di gennaio.
La società ha proposto un piano di rientro spalmato su un anno. Un tempo che i 60 dipendenti non possono attendere, considerando le gravi difficoltà economiche in cui versano.
«Una situazione insostenibile, l’Asl deve intervenire su questa vicenda – spiega Franco Reale, sindacalista Cisl – Questi lavoratori sono dei santi perché sono andati avanti per cinque mesi pur senza prendere lo stipendio, sperando che l’azienda riuscisse a rimettersi in regola con i pagamenti, ma adesso sono al collasso. Ci sono famiglie che non ce la fanno ad andare avanti, persone indebitate che non riescono a saldare i debiti per i fitti di casa, le bollette o con le finanziarie».
La richiesta è chiara: «Pretendiamo il pagamento delle retribuzioni arretrate. Su un anno di lavoro, l’azienda ha pagato appena la metà degli stipendi – dice Franco Reale – Il piano di rientro spalmato su uno anno lo riteniamo inaccettabile. Manifestiamo davanti all’Asl per farla intervenire su questa vicenda».