“Con il Real ce la siamo giocata ed abbiamo anche sfiorato il 2-0. Ma adesso guardiamo avanti al campionato e alla Coppa Italia”. Raul Albiol, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, torna sulla notte “galattica” del San Paolo, “una serata magnifica come pubblico e coreografia. E’ stato una grande spettacolo offerto dai nostri tifosi e noi abbiamo giocato un primo tempo fantastico. Peccato non aver segnato il 2-0, perche’ avremmo potuto cambiare faccia alla sfida. In ogni caso abbiamo dimostrato di poter competere con tutti, anche con un club di livello mondiale come il Real Madrid. Era da tempo che non li vedevo cosi’ in difficolta’ ed e’ stato merito nostro che abbiamo lottato alla pari, giocando anche meglio per 50 minuti”. Nella ripresa, pero’, il Napoli e’ calato e d’altro canto “loro individualmente hanno dei campioni assoluti e sulle palle inattive hanno molti saltatori e grande fisicita’ – ricorda il centrale spagnolo, ex Real – Non credo che la soluzione sia marcare a uomo o a zona, perche’ loro di testa hanno segnato gol contro chiunque. Piuttosto loro erano molto preoccupati sull’1-0 e prima del gol di Ramos avevamo dominato. Usciamo pero’ a testa alta e ci ha dato grande energia l’applauso del San Paolo alla fine. I tifosi sono stati straordinari, si e’ respirato un ambiente unico al San Paolo. Li ringraziamo per la grandissima passione e adesso vogliamo ripagare la nostra gente cercando di dare il massimo sia in campionato che in Coppa Italia, a cominciare da domenica col Crotone”.
A Napoli, pero’, pensano gia’ alla doppia sfida di aprile contro la Juventus, coi bianconeri di scena al San Paolo per due volte in pochi giorni fra campionato e semifinale di ritorno di Tim Cup. “Vogliamo cercare di superarli – assicura Albiol – Nel calcio nulla e’ scontato, abbiamo visto cosa e’ successo al Barcellona. Questo e’ uno sport fantastico che spesso sa regalare emozioni bellissime”. E tornando sulla gara d’andata persa per 3-1 e il contatto in area bianconera sul quale il NAPOLI ha reclamato inutilmente il rigore, Albiol sottolinea: “io non casco da solo, non sono certo un ataccante che si butta in area ed ho una carriera fatta di lealta’ e correttezza. Se sono andato giu’ in area un motivo ci sara’”.