La storia si riprende il suo tempio. «Al Vestuti m’innamorai di te», cantano i tifosi della Salernitana inneggiando con orgoglio alle proprie radici, e proprio lì, in quel “monumento” un po’ fatiscente, e però sempre incredibilmente affasciante, del vecchio stadio di Piazza Renato Casalbore l’Associazione culturale 19 giugno 1919 ha deciso di dar vita a una mostra espositiva documentale sulla squadra granata. “Storie di Salernitana: 1919-1990” è il titolo scelto per l’evento che andrà in scena a settembre (nei giorni 22, 23 e 24).
«Raccontiamo tutto ciò ch’è stato il calcio a Salerno, dal 1913 con Donato Vestuti, quando i pionieri organizzarono le primissime partite in città, alla fondazione dell’Unione Sportiva Salernitana nel 1919, ripartendo dai primi passi nel decennio di Piazza d’Armi, fino al 1930, attraversando il progetto dell’architetto Camillo Guerra che portò poi nel ’31 allo stadio Vestuti, “casa” della nostra squadra fino al 1990», spiega Stefano Intennimeo, vicepresidente dell’Associazione 19 giugno 1919, già promotrice di diverse iniziative sulla storia granata, su tutte la riuscitissima mostra “Salernitana: la maglia” andata in scena a Palazzo Genovese.
«Proporremo documenti, fotografie, biglietti e abbonamenti, quotidiani d’epoca e riviste sportive, manifesti e spillette, palloni in cuoio e scarpette che ricordano il calcio a Salerno attraverso l’avanzare delle varie epoche. Come nella precedente iniziativa – spiegano i promotori – puntiamo a coinvolgere tutti quegli appassionati che, attingendo alla loro collezione privata, vorranno, solo per la durata della kermesse, integrare il materiale già in nostro possesso. L’obiettivo è creare in tal modo un evento ideato per i tifosi e realizzato dai tifosi». A monte c’è un sontuoso lavoro di ricerca, tra Biblioteca Provinciale e Archivio Comunale, per un evento patrocinato dall’Amministrazione cittadina e dalla società granata che attraverso la passione e lo spirito di valorizzazione della propria tradizione ostentato con fierezza dai suoi supporters s’avvicina così al prestigioso appuntamento del centenario, che si celebrerà nel 2019. Un viaggio nel tempo, che non avrebbe potuto scegliere altro spazio se non quello stadio che mostra sempre visibili le tracce Ventennio, ma soprattutto che porta, scolpita nella sua anima, i segni della storia della Salernitana.