«Insigne e Mertens sono due esterni fotocopia, non possono giocare insieme. Si calpesterebbero i piedi a vicenda, per forza di cose». Maurizio Sarri ha vinto l’ennesima sfida all’ombra del Vesuvio, complice l’infortunio di Milik. Lo stop del polacco ha costretto il toscano a ideare un nuovo congegno offensivo così da non risentire – in termini di gol – l’assenza di una vera punta al centro del tridente. Meglio non poteva andare per lo stratega di Figline Valdarno, che ha scoperto un Mertens versione bomber, senza dover rinunciare alla fantasia di Insigne sulla corsia di sinistra. I due, un tempo un po’ “nemici” – naturalmente calcisticamente parlando – hanno già segnato la bellezza di 35 reti stagionali. Un bottino niente male se si pensa che il belga non è nato come prima punta e che lo scugnizzo abbia fatto meglio soltanto in coppia con Higuain. Lorenzo, nel tandem con Dries, sta viaggiando allo stesso ritmo delle coppie che hanno fatto la storia del Napoli in passato. Vedi Sallustro-Vojak o Cavani-Hamsik. Un vero record, per intederci. Basta pensare che sono entrambi destri che splendono a sinistra tra finte, controfinte e sterzate.
Ballottaggio in soffitta.
L’eterno ballottaggio tra Insigne e Mertens, che ha contraddistinto quasi l’intera avventura del belga a Napoli, è ormai finito in soffitta. Sarri non può ignorare le qualità dell’ex Psv al centro del tridente, tanto che nell’ultima gara col Crotone l’ha preferito anche a Milik. Mertens ha smesso tutto d’un tratto di lamentare le poche presenze in azzurro, complice la fine del ballottaggio con Insigne – andato in scena in quasi tutto il biennio rafaeliano – perché adesso è diventato inamovibile nel 4-3-3 del Napoli. Una piacevole scoperta, perché relegare a uno tra Insigne e Mertens il ruolo di panchinaro di lusso sarebbe stato un colpo al cuore per il tifo napoletano e De Laurentiis.
La fine dei guai della concorrenza.
Per Sarri non esistono più dilemmi, per dirla in termini shakespeariani. Nella mente dei tifosi è nitido il ricordo di quella scenata tra Insigne e Mertens in occasione della sfida col Palermo al San Paolo. Il primo non mandò giù la sostituzione, manifestando tutto il suo dissenso; il secondo non esultò al gol, adirato per l’ennesima esclusione in campionato. Tanto che De Laurentiis penso di sanzionare i due con una multa per mancanza di rispetto nei confronti della squadra. Situazioni, queste ultime, ormai cancellate in casa Napoli. La concorrenza, quella non sana, è stata demolita.
Obiettivi comuni.
Mertens e Insigne sono amici come non mai, dentro o fuori dal campo. Lo testimoniano gli abbracci dopo i gol o gli sfottò vari tra i due. Uno dei più originali resta quello ideato nella notte di Halloween. Mertens si presentò, insieme alla moglie Kat, travestito da Insigne. Occhiali da vista, tatuaggi bene in vista, capello biondo (quello di inizio campionato) e l’immancabile maglia azzurra col numero 24. I due sono adesso legati fortemente, folletti che Sarri e De Laurentiis intendono coccolarsi a lungo.
Fantasia in abbondanza.
Trovate nuove vie del gol, a Sarri non resta che godere delle scelte fatte. Tra Insigne e Mertens, il tridente dei piccoletti funziona alla perfezione. Non solo fantasia in abbondanza, ma anche le reti. L’attacco del Napoli resta il migliore del campionato. Dopo 28 giornate di Serie A, in attesa delle restanti dieci, i gol segnati sono già 65, escludendo la Coppa Italia e la Champions. Il tutto senza un “mostro”, ovvero senza l’infedele Higuain che ha preferito la Juventus.
Chapeau!