Il Movimento 5 Stelle non sarà presente alla prossima tornata elettorale. Il movimento che, stando agli ultimi sondaggi politici su scala nazionale, rappresenta la prima forza politica del Paese a Pompei non scenderà in campo. La decisione è arrivata dopo una lunga riflessione all’interno del meet up cittadino e ieri è stata resa pubblica attraverso una lettera aperta alla città. Una riflessione dura su Pompei e sull’incapacità di cambiare passo. «Non si tratta di una sconfitta del gruppo ma di una sconfitta per l’intera città», uno dei passaggi della lettera diffusa dal M5S. Nell’ultima tornata elettorale il Movimento non riuscì a conquistare uno spazio nel consiglio comunale. Allora candidato sindaco fu Fabio Liguori, giovane ingegnere informatico e attivista storico. «Quello stesso gruppo rifiutò inoltre qualsiasi tipo di proposta da parte della vecchia politica, sia prima che dopo il ballottaggio, rispedendo al mittente anche la proposta di un assessorato importante, dimostrando quindi coerenza, onestà intellettuale e rispetto per gli elettori», il documento ripercorre le vicende dell’ultima tornata elettorale.
«Alcune persone, 3 anni fa non consideravano possibile ciò che oggi invece sembrano sperare. Forse queste persone si sono rese conto che quel gruppo avrebbe potuto e potrebbe ancora oggi rappresentare il cambiamento di cui necessita la città, lontano anni luce dalla vecchia politica e dalla ormai obsoleta e anacronistica mentalità con cui viene “usata” ancora oggi la cosa pubblica», continua la riflessione degli attivisti pompeiani, «purtroppo nonostante le tante iniziative portate avanti, c’è da riscontrare la scarsa partecipazione e voglia di lavorare dei cittadini, poco inclini a rimboccarsi le maniche e a mettersi al servizio della collettività». Nelle parole dei 5 Stelle si legge l’amarezza per lo stato attuale delle cose con una città che appare “bloccata”. «Il Movimento 5 Stelle non è un trampolino di lancio per arrivare al potere, ma uno strumento attraverso il quale semplici cittadini attivi hanno la possibilità di cambiare radicalmente lo status quo. Tale possibilità passa necessariamente attraverso un cambiamento culturale, di mentalità, al quale oggi purtroppo la città di Pompei non sembra essere pronta», gli attivisti cercano di richiamare i cittadini a una partecipazione viva e consapevole sul proprio territorio, «la mancata candidatura del gruppo che fa riferimento a quella che oggi è probabilmente la maggiore forza politica del Paese, simbolo del cambiamento e della rottura con il passato, la dice lunga sull’effettivo stato di salute della politica a Pompei ed impone una riflessione a tutta la città su quanto sia ancora distante quel cambiamento culturale e di mentalità di cui la città avrebbe estremamente bisogno: “ogni popolo ha i governanti che si merita” (cit. Aristotele, circa 2500 anni fa)».