Se innovare, sotto il profilo hardware, diventa sempre più difficile, in un mondo, quello degli smartphone, dove si è visto già tutto, ideare un design originale è una missione pressoché impossibile. Prova ne è il nuovo top di gamma Huawei, il P10, presentato in anteprima alla stampa a Barcellona a fine febbraio, commercializzato in Italia a partire dal 29 marzo. Non si può, infatti, far a meno di notare come l’erede del P9 abbia, esteticamente, una certa somiglianza con il rivale iPhone 7, con cui condivide anche la ormai rara dote, almeno tra i telefoni di fascia alta, di avere un display da 5 pollici o poco più. I punti di contatto tra i due device, tuttavia, si esauriscono qui. Se anche di gemelli si trattasse (e, a ben vederli, non lo sono), a nostro avviso, hanno caratteristiche e contenuti tali da essere profondamente diversi tra loro.
Nella confezione con apertura a ribalta, oltre il telefono, trovano posto il carica batteria (tecnologia SuperCharge: ricarica completa in meno di 2 ore, dal 10 al 50% in meno di 30 minuti), un cavo USB type C, degli auricolari in ear di pregevole fattura, una pellicola proteggi schermo e un’utile cover in plastica semirigida trasparente.
Assemblata con grande attenzione ai dettagli, la scocca unibody in metallo del P10, estremamente sottile (6.98 mm), è caratterizzata da linee morbide, bordi stretti e curvi, dimensioni (69.3×145.3 mm) e peso (145 g) contenuti, il tutto a vantaggio di ergonomia e maneggevolezza.
Sono due le nuove colorazioni disponibili per il P10, Dazzling Blue e Greenery, create attraverso una partnership cross-industry con Pantone Color Institute. La finitura superficiale è lucida per i modelli di colore Ceramic white, sabbiata in quelli di colore Greenery, Rose Gold, Mystic Silver, Graphite Black e Prestige Gold, diamantata (l’innovativa Hyper diamond-cut) in quelli Dazzling Blue e Dazzling Gold.
La faccia anteriore è interamente ricoperta da un resistentissimo Gorilla glass di quinta generazione del tipo 2.5D (leggera curvatura lunghi i bordi) con efficace trattamento oleofobico che evita fastidiose ditate. Nella parte alta i sensori di luminosità e prossimità, un LED di notifica e l’obiettivo della fotocamera frontale. In basso, il sensore di impronte digitali, sensibile e fulmineo nel riconoscimento, che si deve utilizzare anche per muoversi, tramite swipe, nell’interfaccia utente, mancando di default i classici 3 tasti Android a schermo (volendo, si possono però attivare).
Lungo il bordo laterale: a destra, il bilanciere del volume ed il tasto di accensione/blocco, contornato di rosso; a sinistra, il cassettino estraibile per SIM in formato nano e microSD (fino a 256 GB) per espandere i 64 GB di memoria interna; in basso, speaker mono di sistema, microfono principale, jack audio da 3.5 mm e porta USB Type-C; in alto, il secondo microfono.
Sul retro, in alto, a filo con la scocca, gli obiettivi della dual camera, affiancati dal flash led.
Il display è un 5.1 pollici, tecnologia IPS, con risoluzione FHD (1920×1080 pixels) e densità di 432 ppi. Elevata la luminosità che assicura ottima leggibilità, anche sotto la luce diretta del sole, ampio l’angolo di visione. Neri profondi, colori vividi con possibilità di regolarne la temperatura. Utile la modalità eye protection, che, se attivata, filtra la luce blu per affaticare meno gli occhi durante le ore notturne.
Il processore octacore Hisilicon Kirin 960, supportato da 4 GB di RAM e dalla GPU Mali-G71 MP8, ha offerto, durante la nostra prova, grande fluidità e assenza di lag o impuntamenti nell’utilizzo di app, nella navigazione web, nel gaming, anche 3D, e nella fruizione dei contenuti multimediali. La tecnologia Ultra Memory, sfruttando un algoritmo machine learning, gestisce la RAM così che le applicazioni e i servizi utilizzati più di frequente si carichino più velocemente, così migliorando le prestazioni in multitasking. Per quanto riguarda i consumi, la batteria ai polimeri di litio da 3200 mAh non removibile ci ha consentito una giornata di utilizzo intenso senza alcun problema.
Ottima la qualità delle chiamate telefoniche, grazie a un sezione radio con eccellente ricezione del segnale di rete, a microfoni molto efficienti e a capsula auricolare e vivavoce dall’elevata resa. La connettività vede la presenza di 4G LTE (con supporto a 4G+), Wi-Fi (802.11 a/b/g/n/ac) con sistema di antenna MIMO 2×2 per una connessione più stabile e veloce, Bluetooth 4.2, e NFC. Per la navigazione turn-by-turn, sono supportati GPS, A-GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo.
Uno dei punti di forza di questo device è sicuramente la sezione fotografica. La dual-camera posteriore (20MP bianco e nero + 12MP a colori), progettata e realizzata in partnership con Leica, ha un’apertura F/2.2. È dotata di funzionalità di livello superiore, come il rilevamento di precisione del viso in 3D. Numerose le impostazioni e le modalità di scatto, tra cui quella ritratto, che simula l’effetto bokeh naturale (colori più nitidi e vividi in primo piano, sfondo sfuocato) e la PRO, che consente di regolare ISO, esposizione, messa a fuoco e bilanciamento del bianco. Le foto che si ottengono sono di alta qualità con una risoluzione massima di 4992×3744 pixel. La fotocamera anteriore da 8MP, realizzata anch’essa in partnership con Leica, rileva automaticamente se si sta scattando un selfie da soli o in gruppo, passando, in questo caso, automaticamente alla modalità grandangolo. Non ci ha convinto del tutto la qualità dei video, registrabili in 4K con la camera principale, in quanto sono poco stabilizzati e con qualche lag di troppo durante messa a fuoco e zoom.
Sul P10 è installata la versione 7.0 Nougat di Android, con interfaccia utente proprietaria EMUI 5.1, che, basandosi su un driver di controllo più veloce ed affidabile, migliora la fluidità della user experience, che beneficia anche delle gesture. Numerosi i temi a disposizione per la personalizzazione, è possibile scegliere se avere o meno l’app drawer. Tra le app preistallate, Quik, un’applicazione di video editing sviluppata da GoPro, che analizza le foto e i video in memoria, trova i momenti migliori e genera automaticamente un filmato completo di transizioni.
Disponibile, in una prima fase, nei colori Prestige Gold, Graphite Black, Mystic Silver, il P10 si potrà acquistare nei prossimi giorni (in preordine dal 15 marzo) a 679 euro, una valutazione sicuramente in linea con le caratteristiche e il posizionamento del prodotto, che, tuttavia, fa rimpiangere i tempi in cui i top di gamma Huawei si distinguevano per l’eccezionale rapporto qualità-prezzo.