Chiedergli di reggere due volte l’urto del San Paolo è stato forse troppo. Stavolta, Gonzalo Higuain, il principe di Napoli trasformatosi in rospo, non ha retto al clima infernale riservatogli dal pubblico di Fuorigrotta, lo stesso che appena un anno fa lo osannava sotto la curva dopo quella rovesciata al Frosinone che gli valse il titolo di capocannoniere e il record di Nordahl. Il Pipita è crollato dopo l’ennesima rete segnata agli azzurri, stavolta in Coppa Italia, e l’ennesima senza esultanza. Un solo messaggio ha lanciato Higuain, chiaro come non mai. «Es colpa tua», ha urlato il bomber argentino nel silenzio di Fuorigrotta indicando il presidente De Laurentiis, seduto in tribuna. Una frase che per un attimo ha gelato i 50mila del San Paolo, che hanno poi continuato a ricoprire di insulti l’ex attaccante degli azzurri. Lo strappo da ricucire Higuain ha provato a ricucire lo strappo col suo vecchio pubblico, scaricando le colpe su De Laurentiis, il numero uno del Napoli che – a detta del Pipita – «lo avrebbe spinto verso Torino». Lo disse a chiare lettere anche in occasione della conferenza stampa di presentazione con la Juventus, nella quale spiegò che «il modo di pensare di De Laurentiis non è il mio. Non posso dire di più, ma la mia scelta è anche perché lui mi ha spinto a farla. Non avevo voglia di restare un minuto di più con lui. Ora sono felice di essere qui – le parole del Pipita del luglio scorso – è stata una mia scelta restare in silenzio e non pensare a tutto quello che stava succedendo. Per Sarri posso avere solo buone parole, mi ha fatto crescere e gli mando un grande saluto. Se si è arrabbiato mi dispiace». Il crollo totale A far perdere la testa al Pipita sono state le ultime due sfide giocate contro il Napoli in appena tre giorni. Tre giorni amarissimi per Higuain, che s’è reso conto della rabbia e il rancore che il capoluogo campano nutre nei suoi confronti. Inaspettatamente, almeno secondo le ultime confessioni dell’attuale bomber della Juventus agli amici napoletani. Anche ieri non è stato facile per il Pipita, che ha dovuto fare i conti con gli insulti e i fischi di Fuorigrotta. Ad un certo punto ha poi risposto alle provocazioni dei napoletani, che durante il riscaldamento gli ha urlato m*** a ogni tocco di palla. Gonzalo ha risposto con un applauso ironico, poi mimando il gesto “non vi sento”. A inasprire poi gli animi l’invasione di campo di Mario Ferri Falco, che ha gettato – a pochi minuti dal fischio di inizio della partita – un berretto in faccia a Gonzalo. Soltanto l’ennesima provocazione nei suoi confronti dopo un soggiorno da incubo nella città rimasta fedele a un solo uomo: Diego Armando Maradona. L’amore per il Pipita è ormai finito, perché Napoli non gli perdonerà mai – per nessuna ragione – la fuga di notte a Madrid, dove in segreto sostenne le visite mediche per la Vecchia Signora. Senza una frase, una parola o una lettera. Higuain a Napoli lasciò soltanto l’indifferenza e il silenzio.
SPORT
6 aprile 2017
Napoli-Higuain, la fine di un amore: il gesto velenoso contro De Laurentiis non ricuce lo strappo