Portici. Al triplice fischio dell’arbitro Luca Banti di Livorno – la stessa città di Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus – non è riuscito a trattenere la propria rabbia, manco fosse un qualunque ultra del Napoli: «Higuain miglior centravanti del mondo, ma grandissimo uomo di merda», lo scurrile sfogo del senatore Vincenzo Cuomo – candidato sindaco del Pd alle prossime elezioni comunali di Portici – al termine della semifinale di ritorno tra gli azzurri di mister Maurizio Sarri e gli odiati rivali bianconeri di Torino.
Insulti degni delle peggiori curve d’Italia, capace di scatenare – il day after l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia – un vivace scontro “social” sulle esternazioni calcistiche dell’esponente del partito democratico. Passando dal rettangolo di gioco all’arena di Facebook, i “tifosi” si sono divisi sulla volgare uscita di Vincenzo Cuomo.
Da una parte, gli ultras pronti a difendere il «paladino dei colori azzurri» e a sottolineare come il vecchio volpone della politica locale abbia espresso concetti condivisi da tutto il popolo napoletano. E pazienza se il linguaggio utilizzato non è consono a un uomo con un’importante carica istituzionale, il cui compito dovrebbe essere calmare anziché fomentare gli animi dei tifosi.
Un aspetto su cui puntano diversi “internauti” evidentemente infastiditi dalle espressioni da locanda di quart’ordine utilizzate dal candidato sindaco del Pd: «Dovrebbe dare l’esempio – il pensiero di qualche cittadino – Invece, si comporta peggio dei tifosi da curva». Ma non manca chi, dietro lo sfogo al veleno di Vincenzo Cuomo, intravede una chiara strategia politica: «Parla sapendo che queste parole fanno piacere ai tifosi – replica qualche elettrice già proiettata al voto di giugno -. Si tratta di pura campagna elettorale: i cittadini di Portici dovrebbero sentire altro da lui. Magari scusa per i disastri del passato».
Ma la schiera dei tifosi civili è lunga: «Un uomo delle istituzioni che ha l’onore di rappresentare tutti gli italiani sedendo nell’aula del Senato si dovrebbe esimere dall’usare espressioni che ci si aspetterebbe soltanto dagli ultras più esagitati delle curve», la replica a chi – in nome del Napoli – cerca disperatamente di difendere il “tifoso” Vincenzo Cuomo.
Peraltro non nuovo a infelici entrate in tackle su arbitri e avversari di Mertens e compagni. Una passione sviscerata su Facebook al termine di ogni gara del Napoli, certamente con meno frequenza delle iniziative politiche portate avanti «per difendere – come avrebbe cantato Gonzalo Higuain fino allo scorso anno – la città» di Portici.
Un “dettaglio” sottolineato da chi si aspetterebbe da un senatore e candidato sindaco espressioni e contenuti all’altezza delle proprie ambizioni e delle necessità di un paese in ginocchio: «La vera tristezza sta nel fatto che mentre il popolo è letteralmente ridotto alla fame – chiosa un’internauta – questi signori pensano a cazzeggiare con il gioco del pallone». Insomma, per restare in termini calcistici, lo scurrile sfogo-spot di Vincenzo Cuomo sul Pipita-traditore si potrebbe rivelare un pericoloso boomerang per senatore che sogna di tornare a guidare il suo Comune.