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Città metropolitana: sos di de Magistris a Gentiloni
POLITICA
9 aprile 2017
Città metropolitana: sos di de Magistris a Gentiloni
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“Mica potrete dare soldi a chi non è riuscito a fare i bilanci e non consentite di spendere a chi ha fatto bilanci virtuosi ? Non posso crederci. E comunque se malauguratamente non ci autorizzate – perché ci vuole una norma, piccola e semplice, senza soldi – noi li spenderemo lo stesso, con atti di obbedienza costituzionale: mettere in sicurezza il territorio è prevenzione, come insegna la protezione civile. Ci prenderemo questa responsabilità: la Costituzione viene prima delle leggi ordinarie e dei politicanti incapaci o in mala fede. Noi ovviamente – aggiunge de Magistris – a scanso di equivoci Presidente, siamo favorevoli che siano salvate le città che rischiano il dissesto. Per noi la solidarietà vale sempre. Soprattutto per i meno ricchi, ma anche per i forti e i ricchi quando sono in difficoltà di vita. Che il Governo salvi le città a guida PD e 5 Stelle! Però chiediamo al Governo – e all”Anci, associazione nazionale dei comuni italiani – di scongiurare uno scenario da figli e figliastri. Ci sono le città in piano di riequilibrio, come Napoli e tante altre, che stanno finanziariamente in enorme difficoltà, vivono per capacità di resistenza quasi eroica. Il nostro Comune, ad esempio, ha approvato in giunta il bilancio a pochi minuti dal termine ultimo: in zona cesarini, ad un passo dal baratro. È stata un’impresa acrobatica”. “Per Napoli – ricorda de Magistris – avete sforbiciato altri 15 milioni netti nonostante avevate più volte promesso mai più tagli ai Comuni; avete aumentato il fondo svalutazione crediti ed abbiamo dovuto metterci altri 45 milioni; in 6 anni ci avete tagliato quasi un miliardo; non avete temperato il nostro piano di riequilibrio, ad esempio consentendo la rinegoziazione dei mutui con cassa depositi e prestiti; non possiamo fare investimenti; si deve fare il bilancio consolidato di cassa e non più di competenza. E potrei continuare su altri aspetti, ma mi fermo su un ultimo punto. Il Comune di Napoli ha il conto bloccato per circa 80 milioni di euro da Natale scorso per un pignoramento derivato da un commissariamento post terremoto 1980 !! Un debito quasi integrale dello Stato. Questo pignoramento per un soffio non ha provocato l’impossibilità di approvare il bilancio e pensate, solo per un attimo, come facciamo a governare in questo contesto avendo anche la cassa bloccata”. Secondo de Magistris “non so come abbiamo pagato stipendi e garantito servizi! Il Governo doveva intervenire per far togliere il pignoramento. Non lo ha fatto. Bastava un segnale. Non è arrivato. Ci hanno tenuto con le loro braccia forti e potenti sott’acqua per vedere forse quanto riuscivamo a resistere in apnea. Abbiamo resistito anche questa volta. Ma che ingiustizia ennesima ! Ora si daranno soldi a Roma, Milano e Torino. Questa è l’Italia giusta e solidale che volete? Da noi la pazienza per le ingiustizie è terminata. Il Governo dimostri in questi giorni – c’è da approvare anche il decreto enti locali – che non esiste l’Italia di serie A e di serie B, che non ci sono i raccomandati e gli sfigati, che non ci sono i protetti politicamente e i senza santi in Paradiso. Noi non vogliamo le leggi speciali come vi chiedono quelli che le hanno già avute”. de Magistris evidenzia: “Noi non vogliamo privilegi. Noi che amministriamo senza soldi, ma in autonomia e con tanta onestà, vi chiediamo il giusto – per non andare in agonia per colpa di uno Stato ingiusto e iniquo -, quello che ci spetta da tempo e voi lo sapete. Attendiamo con speranza pasquale e tenete a mente che chi nasce in città di mare e chi tene ‘o mare, sa nuotare. Buona domenica delle palme.”

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