“Vi sento vicini, dovete avere il coraggio di provare, soprattutto quando si cade. E’ quello che feci io quando a 18 anni mi ruppi il primo menisco e mi dissero che la mia carriera era finita. Ho lavorato, anche mentre gli altri erano in vacanza e sono tornato”. Cosi’ Fabio Capello incontrando i detenuti nel carcere napoletano di Poggioreale. L’ex tecnico di Milan e Real Madrid e Marco Tardelli sono stati ospiti di Football Leader, meeting realizzato in collaborazione con l’Associazione allenatori. Il rispetto delle regole e’ stato l’argomento al centro della riunione. I due hanno incontrato, insieme col presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alcuni giovani detenuti nel campetto appena ristrutturato all’interno del carcere, improvvisando palleggi e parlando con loro. Capello ha anche citato un esempio negativo: “Il calciatore piu’ difficile da gestire – ha raccontato – non e’ stato Cassano, ma Ronaldo. Al Real dopo un infortunio arrivo’ a novembre che pesava 96 chili. Gli chiesi ‘quanto pesavi quando vincesti il Mondiale in Corea e Giappone?’ Mi disse 84 chili e gli chiesi di scendere almeno a 87, non ce la fece arrivo’ al massimo a 94 chili, gioco’ tre partite e le perdemmo tutte e tre”. L’ex tecnico del Milan ha anche lanciato un messaggio alle istituzioni: “Se fossi ministro dello Sport istituirei una giornata dedicata allo sport nelle scuole una volta a settimana, perche’ attraverso la pratica si crea lo spirito di squadra” e ha invece criticato le scuole calcio: “che sono ormai diventate business che non vedo molto bene”.
SPORT
5 giugno 2017
Football Leader, Capello ai detenuti: “Dovete avere il coraggio di provare”