Portici. Ecco chi sono i 4 candidati a sindaco della città della Reggia: Salvatore Iacomino, ex parlamentare e leader locale di Sinistra Italiana, sostenuto da 10 liste; il senatore del Pd Enzo Cuomo, sostenuto da 13 liste; Giovanni Erra del Movimento 5 Stelle e l’avvocato Riccardo Russo sostenuto da 3 liste. I candidati alla carica da consigliere comunale sono in tutto 636.
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Giovanni Erra quali sarebbero le azioni da sindaco nei primi cento giorni?
«Parlare dei primi cento giorni di governo, ci tengo a precisare che è solo un fatto mediatico, ma alla domanda ci sono delle risposte. Innanzitutto occorre controllare e revisionare tutti i contratti stipulati con il Comune, come gli appalti per le strisce blu della sosta a pagamento. Occorre generare immediatamente un nuovo bando di gara per la videosorveglianza comunale, esternalizzare la riscossione dei tributi siccome non ci sarà il tempo per organizzare un’attività interna efficiente, e riorganizzare la Leucopetra rendendola una multi servizi».
Quali sono i punti di forza del programma elettorale del M5S?
«Ci siamo concentrati particolarmente sul tema del mercato in quanto riteniamo che sia il punto nevralgico del commercio a Portici, ma occorre una vera e propria riqualificazione. La nostra idea è fare degli interventi nell’intero asse, ma agendo gradualmente per non recare danni ai commercianti e alla viabilità in città. La riqualificazione partirebbe dalla piazzetta antistante al mercato coperto di via Arlotta, dove occorre un nuovo manto stradale e la manutenzione dei marciapiedi. Inoltre, ai commercianti che agiscono ancora nell’illegalità sotto forma di abusivi, occorrerebbe assegnare un punto vendita tramite processi di trasparenza che passano dal Comune».
Ci sono delle criticità a Portici che andrebbero risolte alla svelta?
«Occorre risolvere molti problemi che nell’ultimo periodo hanno attanagliato la nostra città, un esempio clamoroso è la mancata progettazione di attività per le festività di Natale: quest’anno Portici deve arrivare il Natale con una faccia del tutto nuova, ci devono essere addobbi e iniziative, deve essere l’anno della rinascita. Infine è importante terminare tutte le opere pubbliche rimaste al palo».
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Parola ora a Riccardo Russo. Su cosa si basa il suo programma elettorale e quali sono i punti principali?
«Inizieremmo aiutando gli ultimi tramite un reddito di sostegno, in cambio di lavori di pubblica utilità, in particolare per coloro che versano in condizioni di indigenza grave, soprattutto avendo riguardo delle famiglie in difficoltà. In secondo luogo, avviare subito il programma per la promozione culturale ai fini dello sviluppo del turismo, per il sostegno al commercio anche con incentivi per gli investimenti, puntando a un porto turistico. Senza tralasciare la conclusione dei lavori per la realizzazione della passeggiata a mare, e per restituire il prossimo anno i nostri lidi balneabili con stabilimenti all’avanguardia ai cittadini, che finalmente potranno fare le vacanze in casa propria».
Come si è vissuta la campagna elettorale a Portici?
«La campagna elettorale si è svolta in un clima di ricatti e di minacce che non hanno consentito ai cittadini la partecipazione libera alla competizione elettorale: per tale ragione abbiamo dovuto lanciare la “rivoluzione silente” per non fare esporre, ad esempio i negozianti a ritorsioni».
Quali sarebbero le sue prime azioni da sindaco?
«Il risanamento del bilancio comunale con la spending review e tutte le altre cautele per evitare sperpero di denaro pubblico. In particolare si dovrà una volta e per tutte eliminare dal bilancio tutte le voci di crediti che da anni non sono più esigibili e sono stati usati per “drogare” il bilancio comunale, al fine delle “anticipazioni di cassa”. Poi si dovrà fare capire bene che ha Portici si instaura la “certezza del diritto”: ci sarà una pratica concreta della legalità iniziando dai vertici del Comune fino all’ultimo cittadino. Chi sbaglia pagherà subito senza se e senza ma. Altra cosa, è la tensione per la sicurezza dei cittadini: ci sarà il vigile di quartiere che assieme al monitoraggio del territorio con telecamere, garantirà la tranquillità del cittadino».
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Ecco l’ex parlamentare Salvatore Iacomino. Cosa farebbe in caso fosse eletto sindaco di Portici?
«Inizierei trasferendo la sede istituzionale al Macedonio Melloni per stare in mezzo alla gente e per avviare quel processo di condivisione e di ascolto che è stato il motivo della mia campagna elettorale. Poi occorre rendere la Leucopetra una multiservizi per raggiungere l’obiettivo di aumentare le entrate per sanare il bilancio, ridurre le tasse ai cittadini, stimolare le opportunità di lavoro e dare efficienza. Inoltre occorre restituire la litoranea ai cittadini, con tutti i servizi annessi».
Come si è vissuta la campagna elettorale?
«Una campagna elettorale svantaggiata a causa della funzione non neutra di funzionari e dirigenti del Comune e dello Stato. Noi abbiamo condotto una campagna elettorale all’insegna dei contenuti e della critica e del confronto, anche con gli avversari, tranne quello rappresentato dal Partito Democratico che si è sottratto ai confronti».
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Infine, il parlamentare Enzo Cuomo. Come si è vissuta la campagna elettorale?
«Francamente, visto il baratro nel quale è piombata la città in questi ultimi anni, mi sarei aspettato un confronto serio, sui temi dell’igiene urbana, della sicurezza, dello sviluppo, del welfare. Invece solo calunnie, offese, provocazioni. Ma anche su questo la città saprà valutare».
Su cosa puntate per convincere cittadini e per governare poi la città?
«Ambiente e decoro urbano, politiche sociali e welfare urbano, risorsa mare: queste le priorità che dovremmo sin dal primo giorno, senza proclami ma con pragmatica efficienza, affrontare. Garantire da subito l’igiene urbana con interventi immediati e puntuali e una riorganizzazione complessiva del sistema di gestione del verde pubblico e del conferimento-raccolta dei rifiuti nonché della pulizia di marciapiedi ed arterie cittadine ridotte oggi, soprattutto in alcune zone, in condizioni disastro se.
Ambiente e mare sono davvero le chiavi per risanare Portici?
«Pochi sanno che un quarto del territorio della nostra città è “a verde”. Tutte le aree verdi di Portici devono diventare accessibili e fruibili per essere godute dai cittadini e diventare anche meta per visitatori e turisti, nonché luogo di iniziative sociali e culturali. Obiettivo prioritario è di recuperare, ripristinare dove necessario, e rendere fruibili tutte le aree verdi della nostra città».