Pompei. Società, istruttori, genitori e oltre centro, tra bambini e bambine per salutare la chiusura di una stagione sportiva da incorniciare. E‘ la festa della “Sacro Cuore Pompei Rugby”, la società che accoglie ben 130 iscritti ed è diventata un punto di riferimento per gli amanti della palla ovale sul territorio. Una serata trascorsa tra sorrisi e abbracci confermando, qualora ce ne fosse bisogno, i grandi valori che identificano questo sport e chi lo pratica.
«Chi fa rugby, resterà un rugbista per sempre», dice il presidente Gennaro Cozzolino, coadiuvato nella gestione della Sacro Cuore Pompei dal vicepresidente Giuseppe Sorrentino. «Ma lo facciamo gratis», continua il presidente e d’altronde non potrebbe essere altrimenti considerando che il rugby non è certo uno sport dove girano montagne di soldi, «siamo nati 5 anni fa, perché don Antonio Protano ci propose di fare qualcosa per i bambini che frequentavano la parrocchia- racconta -Comprammo 5 palloni e al primo appuntamento c’erano già 20-25 ragazzini che volevano allenarsi con noi». Ha impiegato poco la Sacro Cuore Pompei Rugby per diventare un punto di riferimento «oggi facciamo parte della Fir (Federazione Italiana Rugby), siamo iscritti al Coni e vantiamo un gemellaggio con Perugia, una delle realtà più importanti del panorama nazionale. Contiamo 130 iscritti tra squadre maschili e femminili». La novità più importante sul territorio è proprio quella di aver aperto le porte di questo sport anche alle donne «fino all’Under 12 giocano insieme ai maschi, poi dall’Under 14 in poi si dividono- dice Cozzolino -In generale, partiamo dall’Under 6 fino all’Under 18. Quest’anno abbiamo anche ospitato il primo torneo di mini-rugby, che ha visto la partecipazione di Perugia e dato vita a progetti con le scuole di Pompei e Scafati. Il movimento è in crescita e anche a livello regionale si comincia a parlare di noi come una bella realtà».