Serve coraggio. O semplicemente serve un elevato senso civico. Gaetana Di Donna si è tuffata in politica per offrire le proprie idee e mettere il proprio entusiasmo al servizio di Pompei. «In giro c’è sfiducia, disaffezione, la classe politica degli ultimi decenni continua a non offrire risposte concrete, si ostina a riproporre schemi superati e progetti senza fondamenta, ho deciso di provarci per contribuire nel mio piccolo a cambiare verso». Ha rispolverato gli insegnamenti del papà («lui sì, impegnato in politica per una vita») e ha iniziato a parlare alla gente «come da anni non fanno più i politici». Il risultato è arrivato: oltre 300 preferenze nella lista Cittadini per Pompei, un posto in consiglio comunale nella maggioranza che ha portato Pietro Amitrano alla vittoria al primo turno, unica donna ad aver superato l’esame delle urne, assieme ovviamente ad Andreina Esposito, il candidato sindaco uscito sconfitto dal confronto elettorale.
«Ora voglio dare un senso al mio impegno, voglio occuparmi del sociale, delle donne, delle famiglie, di tutte quelle persone che ho incontrato in queste settimane, edificio per edificio, casa per casa. Gente che non chiede la luna nel pozzo, ma semplicemente risposte, attenzione, rispetto. Chi abita nelle periferie non si sente cittadino di Pompei, si sente abbandonato, mi ha mostrato la raccolta rifiuti che non funziona, le luci che non s’accendono di sera, imi ha elencato i servizi fantasma che non vengono forniti ai bambini, ai meno abbienti, agli anziani, alle donne. Ho vissuto i problemi dell’altra Pompei, quella che non appare al mondo e che dobbiamo riportare al centro delle progettualità future».
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