Fondi destinati a riqualificare gli uffici pubblici e le sedi istituzionali di tutti i Comuni dell’area metropolitana ed investiti invece per circa venti milioni di euro soltanto su Napoli. E’ quanto emerge spulciando il documento di programmazione approdato ieri in Consiglio comunale. Per la prima volta, nella parte relativa al Patto per Napoli, firmato tra Governo e Città metropolitana, vengono scritti nel dettaglio gli edifici che beneficeranno delle somme stanziate nel capitolo “interventi di riqualificazione degli edifici pubblici istituzionali”. Interventi che prevedono anche l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico. Nessun Consiglio metropolitano convocato sul tema, né alcuna riunione con i primi cittadini degli altri Comuni per ascoltare le esigenze dei loro territori, eppure il sindaco della Città metropolitana – e prima ancora, è il caso di sottolineare, di Napoli – Luigi de Magistris sceglie sei palazzi che da qui al 2021 saranno riqualificati. Una delle somme più cospicue verrà destinata per rifare il look a Palazzo San Giacomo – la ‘casa’ di sindaco e giunta – con cinque milioni di euro. Saranno restaurati l’Archivio storico municipale di via Pontenuovo (un milione e ottocentomila euro) e l’Archivio di piazza Giovanni XXIII (tre milioni e seicentomila euro), l’hotel Tiberio (cinque milioni di euro), il primo, secondo e terzo piano del palazzo dell’ex Anagrafe di piazza Dante (cinque milioni e cinquecentomila euro) e, infine, spunta anche la Galleria Vittoria per cui si prevede un finanziamento in tre anni (dal 2018 al 2020) di un milione e 236mila euro. “De Magistris d’imperio, senza alcuna condivisione coi sindaci e consiglieri metropolitani, ha avocato a sé tutti i fondi, destinandoli soltanto alla città di Napoli, quando il Patto prevede che vadano all’intera area metropolitana. E’ l’unico caso in tutta Italia, i sindaci delle altre Città metropolitana li hanno invece divisi tra capoluogo e provincia. Ci auguriamo che quanto accade per i finanziamenti destinati alla riqualificazione degli edifici pubblici, su cui inoltre dovrà spiegare che cosa c’entra la Galleria Vittoria, non succeda anche per le scuole” ha commentato il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Matteo Brambilla. I pentastellati rappresentati in Consiglio metropolitano dal consigliere Danilo Cascone, da diversi mesi, anche a colpi di lettere al prefetto di Napoli ed interrogazioni parlamentari al ministro per lo Sviluppo e la Coesione del Mezzogiorno, hanno sollevato la questione delle risorse previste dal Patto per Napoli. “Non abbiamo ricevuto nessuna risposta né dal sindaco, né dal prefetto sia sull’iter di approvazione della deliberazione, visto che non è passata in alcuna sede di confronto, in primis l’Aula del Consiglio metropolitano – ha attaccato Cascone –, sia sull’iniqua allocazione delle risorse sul capoluogo. Ormai è chiaro che per de Magistris la Città metropolitana è solo un bancomat”. Intanto mentre deMa e Napoli fanno scorpacciata di fondi, gli altri primi cittadini, ignari ancora di tutto, e i loro Comuni restano a bocca asciutta.