Un festival che è andato oltre le aspettative e che ha promosso a pieni voti Sant’Antonio Abate grazie alle idee innovative degli organizzatori dell’evento EndSummerFest. Si scrive Vivi80057 e si legge “pionieri della rivoluzione abatese”, che hanno mixato ingredienti giusti in una tre giorni di spettacoli, show, concerti, animazione, degustazioni portando in alto le tradizioni legate al territorio di Sant’Antonio Abate.
Una prima ricca edizione della Kermesse EndSummerFest, c’era altro da aggiungere?
“Siamo ampiamente soddisfatti di tutto quanto fatto: in particolare di come ha funzionato la macchina organizzativa, del riscontro di pubblico avuto tra gli abatesi e oltre i confini comunali, e della capacità del nostro paese di accogliere migliaia di spettatori provenienti da zone limitrofe senza un minimo episodio spiacevole verificatosi”.
Qual è il segreto del successo della prima edizione del neo-nato EndSummerFest?
“Abbiamo messo su un programma di iniziative talmente articolato e, perché no, anche ambizioso che per la sua buona riuscita, come è accaduto, oltre al grande impegno di tutti i giovani e gli amici vicini alla nostra associazione #Vivi80057, è stato necessario un costante e proficuo coordinamento con l’arma dei Carabinieri e il comando della Polizia municipale, a cui vanno i nostri doverosi ringraziamenti. E poi, a seguire, una serie di altri “grazie” ai vigili del fuoco, al servizio di soccorso sanitario New Life, alla Protezione civile di S. A. Abate e a quella dei ROSS di C/mare di Stabia, alle unità di security private presenti, alle associazioni territoriali di assistenza ai portatori di handicap che hanno curato la gestione della postazione disabili appositamente allestita nell’area concerto. Infine, un grazie anche ai vari allestitori, come Poldecor, Delle Rose, Garofalo e Stella Balestrieri, ai commercianti coinvolti, che hanno reso un alto servizio ai tanti visitatori, e al vicesindaco Antonio Criscuolo, unico dell’amministrazione comunale che dal primo momento non si è defilato dalle proprie responsabilità, mettendoci la faccia e comprendendo che la manifestazione rappresentava una grande occasione per l’intero paese”.
Come nasce l’idea di un festival così articolato e quale il significato di questa prima edizione?
“Il progetto dell’End Summer Fest, in perfetta linea con il nome #Vivi80057 scelto per la nostra associazione, nasce anzitutto per dare un forte segno di vitalità del nostro paese, in primo luogo con il coinvolgimento dei giovani, che devono sentirsi legati al proprio territorio, amarlo, non viverlo con sfiducia e diffidenza, ma sempre pronti ad impegnarsi per migliorarlo attraverso le loro numerose potenzialità. In questa senso la “festa di fine estate” rappresenta solo un inizio”.