Correva l’anno 1987. A Vienna si disputava la finale della vecchia Coppa dei Campioni con Porto e Bayer Monaco a sfidarsi. I portoghesi di Artur Jorge avevano in squadra campioni come Joao Pinto, Futre (che giocò in serie A con Milan e Reggiana), i brasiliani Casagrande e Juary e un algerino, di nome Madjer. Il gol del pareggio del Porto fu realizzato da Madjer, che segnò con un colpo di tacco sull’assist di Juary. L’attaccante ex Avellino che i tifosi più anziani e nostalgici ricordano per i suoi balletti intorno alle bandierine dei calci d’angolo. La finale fu vinta dal Porto con una rimonta nei minuti finale come capita nel ’99 quando il Manchester United beffò sempre il Bayern Monaco.
L’algerino Rabah Madjer, da quella sera di 30 anni fa, viene ricordato come il ‘tacco di Allah’ e ebbe anche una breve parentesi all’Inter senza però lasciare traccia.
La rete di domenica scorsa di Mansour ricorda molto quella di Madjer nella finale della coppa dei Campioni. Un gol spettacolare, d’istinto, con l’ala che si è buttata sulla palla di La Monica e ha beffato col tacco il portiere del Francavilla sul Sinni. Insomma, genio e sregolatezza per Mohamed Mansour che ha contribuito alla prima vittoria in campionato del Gragnano di Campana.
SPORT
18 ottobre 2017
Gragnano. Dal tacco di Allah a quello di Mansour