Oscilla tra i 160 e 210 la carica dei delegati per il Congresso Pd. Ovvero coloro che faranno parte dell’assemblea provinciale e voteranno il segretario provinciale Pd. A scegliere chi eleggere dei delegati candidati dalle diverse componenti saranno i circoli durante le assemblee che si terranno dal 2 al 12 novembre. E qui nei circoli sarà guerra non solo tra le fazioni contrapposte – gli ex Ds e gli ex Dc – ma soprattutto tra le correnti che le compongono. Quelli di Cozzolino, piuttosto che di Martina, come i casilliani piuttosto che i dem ciascuno vuole mostrare attraverso il numero dei delegati che riuscirà a portare al Congresso la sua forza. In gioco ci sono le Politiche. Ecco spiegato anche il motivo per cui rispetto al passato stavolta vi è stata una corsa alle tessere. Conquistare la poltrona di segretario provinciale significa per i capibastone avere anche in mano potere per le candidature al Parlamento. La platea – circa 29mila iscritti – sarà ufficializzata oggi. Mentre per il numero esatto dei delegati bisognerà attendere la decisione della Commissione provinciale per il Congresso che non ha ancora approvato il regolamento. La riunione è stata convocata per domani: i componenti insieme al garante nazionale, Alberto Losacco si incontreranno a Pietrarsa dove si terrà la prima giornata della Conferenza programmatica nazionale del pd che si concluderà domenica con l’intervento del segretario nazionale, Matteo Renzi. Come si suol dire, due piccioni con una fava. La Commissione provinciale per il Congresso dovrà anche esaminare ben 80 ricorsi ancora sul tavolo, che pare saranno i più spinosi. Gli altri 45 sono stati deliberati dall’Ufficio adesioni.
politica
26 ottobre 2017
Pd Napoli, 200 delegati. Guerra tra i capibastone