“Chiudere la sede provinciale del Pd”. La proposta choc viene dal candidato alla segreteria provinciale, Massimo Costa. “Per quanto mi riguarda se dovessi essere eletto segretario non avrei bisogno di una sede sontuosa, basterebbe anche solo una stanza. Con le risorse risparmiate potremmo aiutare i tanti circoli in difficoltà”, spiega al telefono il candidato di Mario Casillo e Lello Topo. Una soluzione che scatena critiche e anche qualche derisione tra i suoi competitor e i militanti. “La Federazione di Napoli – attacca il candidato del Comitato 30, Tommaso Ederoclite- non andrebbe chiusa, ma finalmente aperta”. Una sede che tra fitto, bollette e condominio, nella centralissima via Toledo, costa circa 2mila euro al mese. “La battaglia politica per aiutare i circoli – commenta l’ancora per poco segretario provinciale Pd, Venanzio Carpentieri – dovrebbe essere condotta su un altro piano: quello delle entrate certe facendo in modo che i parlamentari versino le quote, visto che attualmente il provinciale non ha gli strumenti per farsi sentire”. Diversi i sopralluoghi per trovare altri uffici e razionalizzare le spese, racconta Carpentieri anche se non si può parlare di sprechi o di una Federazione che naviga nell’oro. Tra le possibilità vagliate quella di un accorpamento anche con la sede regionale di via Santa Brigida, poi scartata per l’impossibilità di tenere insieme due strutture così importanti. “Di certo – aggiunge Carpentieri – la sede della Federazione non va chiusa, perché sono tante le incombenze sul provinciale, a cui spetta, giusto per ricordarlo, anche la gestione della fase elettorale. Incombenze che non si possono svolgere sotto un gazebo in una piazza”. “E’ un’idea per carità – dice il consigliere regionale Antonio Marciano, dal suo profilo Fb -. Ovviamente bisognerebbe porsi un altro problema ben più importante: i circoli chiudono perché sono privi di iniziativa politica”. “Proposta irricevibile – dichiara il bassoliniano, Enrico Pennella – non è questa la soluzione per aiutare i circoli. La Federazione è la casa comune e non può essere liquidata come qualcosa di superfluo e costoso”. “A questo punto aboliamo anche il partito” commenta sarcastico il militante Lello D’Ambrosio. E’ bufera. “E’ un’idea ma soprattutto una provocazione – replica Costa, correggendo il tiro -. Vedremo se sarà messa in atto e come, la mia volontà come candidato segretario è sempre quella di ascoltare tutti e stare al servizio del partito con umiltà”.
politica
28 ottobre 2017
La proposta choc di Costa: “Vinco e chiudo la sede dem”