Forza Italia pesca ovunque. Persino tra i sindaci “traditi” dal Pd. Con Berlusconi in campo l’asticella s’è alzata e persino a Torre del Greco sembrano diradarsi le nubi dopo lo scandalo delle mazzette che ha travolto il sindaco uscente Ciro Borriello.
A proposito, Antonio Pentangelo, coordinatore provinciale di Fi, partiamo dalla scarcerazione dell’ex sindaco.
«Spero che Ciro Borriello possa dimostrare la sua innocenza. E’ ovvio che a Torre del Greco siamo già a lavoro e stiamo mettendo sul tavolo questioni aperte e programmi».
Borriello, seppure dietro le quinte, sarà della partita nonostante l’ombra del processo?
«La gente è delusa e stanca, se proviamo a riproporre il passato corriamo il rischio di perdere un’occasione. Ho già detto che a Torre guarderemo avanti con l’ambizione di costruire una candidatura condivisa decisa sul territorio senza il ricorso alle primarie».
Fino al 14 ottobre Forza Italia sembrava sparita. Poi è arrivato Berlusconi: cos’è cambiato?
«La convention è andata oltre le aspettative: 2mila presenze, un’aria elettrizzante. Tanti cittadini e tanti amici hanno avuto prova dell’attenzione che Forza Italia ha per Napoli e la sua provincia. Entro Natale presenteremo il programma politico per i territori».
Può anticiparci qualcosa?
«Lunedì incontreremo imprenditori, società civile, professionisti, appunteremo le proposte, a partire da sanità e ambiente. Non faremo gli errori del passato».
A cosa si riferisce?
«Abbiamo valorizzato poco le battaglie che sono proprie del centrodestra, fino al punto da farcele scippare. La sicurezza, le pensioni, l’immigrazione, il Sud. Come dirigenti abbiamo peccato in questo, e adesso abbiamo il dovere di rimetterci a lavorare sodo».
A proposito di cavalli di battaglia: qui vi chiedono una soluzione sulle case abusive.
«Nei prossimi giorni cominceremo il nostro tour in camper tra Napoli e provincia. Parlamentari e dirigenti insieme per spiegare ai cittadini come il Pd ha bloccato la legge che salvaguarda gli abusi di necessità. Grazie al Pd centinaia di cittadini rischiano di vedere radere al suolo l’unica casa che hanno. In questo il Pd ha danneggiato anche molti suoi sindaci sul territorio».
Tenderete loro una mano?
«Noi ci siamo al di là del colore politico, e i sindaci lo sanno. Il tempo delle battaglie di colore è finito, qui si tratta di risolvere le emergenze. E chi vuole può sostenerci senza aver paura di dar conto ai parlamentari di riferimento e che evidentemente hanno tradito le promesse».
Sta chiedendo un sostegno trasversale a Forza Italia?
«Sul tema dell’abusivismo sì. Andate in giro tra Torre Annunziata, Castellammare, l’area vesuviana, rendetevi conto del dramma delle case da abbattere e della ricaduta sociale».
Su questo si muove anche De Luca, anche se la legge regionale è stata “bloccata”.
«La Campania è stata bistrattata rispetto ad altre regioni come l’Emilia Romagna. Quando ero sindaco hanno abbattuto a Lettere 7 immobili, in uno di questi ci abitavano delle persone disabili. Un sindaco deve dare risposte ai cittadini, e se i suoi parlamentari remano contro, non ha motivi per sostenerli».
Politiche alle porte. Dove prenderete i volti nuovi che chiede Berlusconi?
«Nomi non ne facciamo, per ora. Ma ne abbiamo. E molti sono giovani. Nei comuni vesuviani, in quelli della Costiera, abbiamo tante risorse interessanti, professionisti preparati ed esperti: sia militanti, sia della società civile. Berlusconi sarà fiero di noi».
In molti Comuni sarà una corsa in salita per recuperare terreno al Pd.
«A Torre Annunziata ci sono già le prime turbolenze, a Castellammare la crisi politica è stata solo infilata sotto al tappeto. Il Pd è lontano dalla gente».
Ci sarà anche Francesca Pascale tra i candidati?
«Dimenticate un dato di fatto: Pascale era consigliere provinciale durante la giunta Cesaro nel 2009. Lei è in gamba».