Caos e spartizione ‘tessere’. No, non è il Pd. Sono quelli che dovevano distinguersi dai democrat e invece Mdp-Articolo 1, Sinistra italiana e Possibile già litigano per la divisione dei delegati e quella che doveva essere un’assemblea aperta a tutti, non solo ai militanti dei partiti, si profila come la solita conta tra componenti anche in questo caso decisa a tavolino, come denunciano portavoce territoriali e comitati.
77 delegati per Napoli
E’ convocata per dopodomani a Napoli l’assemblea territoriale per eleggere i delegati che prenderanno parte all’assemblea nazionale che si terrà a Roma il tre dicembre con i leader di Mdp, Roberto Speranza, di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni e di Possibile, Pippo Civati. Si sceglierà in quell’occasione simbolo, nome e percorso della lista unitaria. In tutto 1500 i delegati scelti e provenienti da tutta Italia, uno per ogni 40mila abitanti. A Napoli e provincia ne spetteranno 77.
Litigi e spartizione
Ma fino a ieri, a tre giorni dalla votazione non era ancora stata nemmeno decisa la sede. Difficile con queste premesse coinvolgere il maggior numero di persone lontane dai partiti, quel mondo della società civile, dei comitati, delle associazioni, con in prima linea chi si occupa di ambientalismo, a cui MdP, Sinistra italiana e Possibile hanno annunciato e sbandierato di dare voce e spazi politici. In realtà Mdp, Sinistra italiana in primis e Possibile da giorni stanno cercando di trovare un’intesa a tavolino per dividersi i delegati. Articolo 1 rivendica il 60% forte dei suoi parlamentari, ma Sinistra italiana non ha alcuna intenzione di accontentarsi del 40%, né tantomeno Possibile di restare a bocca asciutta. Altro che spazi per quel mondo di professionisti e cittadini impegnati sui territori e senza tessere. “E’ normale che essendoci delle forze in campo possano capire come suddividere i delegati – afferma e conferma Carlo Giordano, coordinatore provinciale di Sinistra Italiana -, nel caso ci saranno personalità che si presenteranno domenica e che possono arricchire la delegazione saranno senz’altro ben accette e saremo aperti ad accoglierle”.
Comitati e società civile: “Delegati col bilancino, partecipazione farsa”
Sarà, anche se ha tutta l’aria di sembrare un’assemblea aperta a tutti un tantino farlocca, visti anche i ritardi per la scelta e comunicazione della sede del voto. “Non è semplice trovarne una. E poi evitiamo corse inutili al voto – replica – non è un Congresso”. Invece tra litigi e divisioni, sembra essere proprio ad un Congresso del Pd. “Così, con le liste dei delegati fatte col bilancino, non ci stiamo” commenta Rocco Grimaldi, portavoce di “G. Siani”, uno dei tanti comitati che ha aderito al progetto e che ora si sentono traditi e delusi per come stanno andando le cose, con in prima linea le tante associazioni ambientaliste coinvolte. “Lo spirito deve essere quello di un progetto alternativo al Pd, dove le persone contano e invece così si mette in atto l’ennesima divisione fatta nelle stanze chiuse, promuovendo una partecipazione che in questo modo finirà con l’essere una farsa”. “C’è un tavolo a cui sono presenti tutte le forze – cerca di gettare acqua sul fuoco, Francesco Dinacci, coordinatore provinciale Mdp – ma si tratta di ragionamenti politici, non di spartizioni”. “C’è la massima apertura” gli fa eco Annarita, portavoce di Possibile, salvo poi aggiungere “tanto è che se ad oggi mi si chiede quanti delegati ci sono per Possibile o per altri partiti, rispondo che non lo so”.
Come le Primarie Pd: 2 euro
Insomma sedi per il voto che non si conoscono ancora e delegati divisi come fette di una torta, sembrano scene già viste. E per votare si pagheranno due euro. Tutto proprio come in film del Pd.