Un esercito di giovanissimi atleti con la passione per il pallone ovale. “Givova Rugby & Sorrisi” è la seconda edizione che ha riempito di passione lo stadio Giraud di Torre Annunziata in una domenica che ha evidenziato i veri valori di questo sport. Maschio, rude, ma fondato sul rispetto dell’avversario e sull’inclusione. Trecentocinquanta atleti, cinquantatré gare di mini- rugby, mete, mischie e maglie sudate. L’organizzazione è stata affidata alla società Asd Rugby Sacro Cuore, in campo per la seconda edizione del torneo 6 club: il Rugby Perugia Junior, l’Amatori Napoli, il quarto circolo Benevento, la Partenope Junior, il Rugby Benevento, e l’Asd Sacro Cuore Pompei, ovviamente. Ognuna ha portato in campo quattro categorie tra i sei e i dodici anni, e pur non facendo parte delle categorie in gara, anche gli under 14 hanno disputato una partita amichevole a tutto campo per condividere con i compagni la giornata di festa e suggellare il gemellaggio tra le società di Pompei e Perugia che dura da diversi anni. Come avviene nel rugby, l’evento non è stato solo quello in campo. Prima e dopo le gare, una lunga parentesi di aggregazione. Sabato pomeriggio l’accoglienza riservata al Rugby Perugia Junior anche da parte dei genitori dei piccoli atleti pompeiani. A seguire due momenti di condivisione: prima la partecipazione alla messa nella parrocchia Sacro Cuore e poi una pizza con atleti e famiglie in nome della tradizione napoletana. Alcuni ragazzi provenienti dall’Umbria hanno anche pernottato a casa dei coetanei Pompei per consolidare quello spirito di fratellanza professato dai loro coach. Perché, come sostiene il presidente pompeiano Gennaro Cozzolino, il rugby non è solo competizione sportiva in campo «ma resta soprattutto condivisione, passione e fratellanza». Il Rugby da sempre si fa promotore di questi valori e la società Asd di Pompei ormai da cinque anni allena e alleva i piccoli atleti a ciò che è il vero significato dello sport. Sostenitore dell’iniziativa il marchio Givova di Giovanni e Pina Acanfora, imprenditori sempre in prima fila quando bisogna sostenere i giovani, la diffusione dello sport, la cultura del rispetto e ovviamente i club che scelgono di scommettere su questo fronte. «Giornate come queste rappresentano per noi la motivazione giusta per proseguire sulla strada intrapresa. Ragazzi in campo, le famiglie sui spalti», continua Gennaro Cozzolino. Accanto a lui il presidente regionale della federazione italiana rugby, Fabrizio Senatore, e Giovanni Romano, esponente internazionale del movimento. «Il rugby non è solo uno sport, ma è una disciplina di vita. Rispetto al passato i ragazzi si avvicinano a questo mondo fantastico e pian piano sono crollati tutti i vecchi convincimenti secondo i quali la palla ovale era sinonimo di rischio per i bambino». Una domenica lunghissima di festa con mille persone sugli spalti: dalle nove del mattino alle quattro del pomeriggio, fino alla premiazione delle quattro categorie in campo effettuate alla presenza dei sindaci di Pompei e Torre Annunziata, Pietro Amitrano e Vincenzo Ascione.
SPORT
22 dicembre 2017
Al Giraud 350 baby-atleti. È il torneo dell’amicizia