E’ a dir poco orgoglioso della sua creatura. Franco Manniello tira un primo bilancio a pochi giorni dalla fine del 2017. Un anno intenso iniziato con la Juve Stabia di Fontana prima in classifica fino poi al crollo di febbraio. Poi l’amarezza dell’eliminazione ai playoff contro la Reggiana per l’ennesimo torto arbitrale subìto. Ancora. Dopo due anni dalla beffa maturata a Bassano. Addio sogni di gloria. Addio sogno serie B. La seconda metà del 2017 ha visto un Manniello starsene lontano dalla ribalta per metabolizzare l’eliminazione nei playoff. Il presidente ha provato a passare la mano aprendo le porte della società ma, al di là delle voci, nessuno concretamente si è fatto avanti. Il patron è ripartito ma in un clima di austerità. Fino a un certo punto. Perchè è partito costruendo una squadra giovane ma gli arrivi di Viola, Canotto, Simeri e le conferme di Morero, Matute, Lisi e Paponi hanno creato una miscela quasi esplosiva. La ciliegina sulla torta è stata l’ingaggio del portiere Branduani. L’anno scorso uno dei motivi che ha inciso sulla parabola discendente nel girone di ritorno è stato anche il mercato di gennaio. Per la stragrande maggioranza dei tifosi e addetti ai lavori i tanti, troppi, arrivi sono andati a minare il gruppo che, invece, aveva fatto benissimo fino a dicembre sotto la gestione di Fontana. “Questa volta sarà diverso – anticipa Franco Manniello – Se decidiamo di intervenire faremo davvero pochissimo. Se qualcuno chiederà di andare via per giocare di più sarà accontentato. Il gruppo che si è creato è buono e come ha detto anche il mister Caserta non vogliamo privarci di nessuno”.
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28 dicembre 2017
Juve Stabia. Manniello: “Squadra da playoff e sul mercato…”