CRONACA
30 gennaio 2018
Torre Annunziata. La legge della camorra: “Fuori dal clan chi si droga”
Era la legge numero uno del boss Paolo Di Lauro, storico padrino della camorra di Scampia. «Chi si droga non può fare carriera nel mondo della camorra», il primo comandamento del padrino. Le “leggi” della malavita non sono scritte, si tramandano con gli sguardi e con gli esempi. Lo sa il pentito Maurizio Prestieri, ex rappresentante della cupola che comandava l’alleanza di Secondigliano. Era il braccio destro di Di Lauro e del boss ha raccontat o ordini e misteri. Come quando Ciruzzo ‘o milionario andava a prendere i pusher di Scampia nel cuore della notte e gli piazzava di fronte un piatto di pasta. «Se hai pippato non hai fame», l’efficace test anti-droga del clan raccontato anche nei racconti dello scrittore Roberto Saviano.