Torre del Greco/Torre Annunziata. In teoria, uno doveva essere rinchiuso all’interno della sua abitazione – gli arresti domiciliari – e uno doveva essere costantemente guardato a vista dalle forze dell’ordine del territorio, sia perché sottoposto al regime della libertà vigilata sia perché già noto agli investigatori per precedenti di polizia legati a furti e ricettazioni. Invece, entrambi sono riusciti a evitare qualsiasi tipo di controllo e a organizzare un assalto armato in piena regola. C’è una falla nel sistema di sicurezza di Fortàpasc – com’è nota Torre Annunziata, la città da cui sono partiti i banditi – dietro il raid criminale messo a segno dalla coppia di banditi entrata in azione all’interno dell’ufficio postale di via Nazionale: a 24 ore dall’assalto-shock – cassieri e clienti minacciati con una pistola – emergono ulteriori retroscena sul colpo portato a termine in pieno giorno lungo la principale strada di collegamento tra la periferia di Torre del Greco e le città dell’area vesuviana.
La coppia di banditi
A organizzare la «trasferta criminale» sono stati due habituè del crimine, bloccati dai carabinieri dopo una rovinosa caduta all’altezza del quartiere Leopardi successiva a un rocambolesco inseguimento tra auto e moto: un incidente grazie a cui i militari dell’Arma guidati da Emanuele Corda sono riusciti a stringere le manette ai polsi di Francesco Immobile – solo omonimo del parente del bomber Ciro Immobile – e Vittorio Agnello, recuperando poi il bottino costituito da 1.300 euro in contanti e 9 assegni postali nonché la pistola caricata a salve e utilizzata per terrorizzare gli impiegati agli sportelli. Due banditi noti a Torre Annunziata per il curriculum criminale di un certo rilievo: Vittorio Agnello – 41 anni, sottoposto agli arresti domiciliari – viene considerato un vero «specialista delle rapine», finito in manette per colpi organizzati anche in Germania e Francia. Ugualmente «pericoloso» il quarantenne Francesco Immobile, non a caso sottoposto al regime della libertà vigilata. Eppure, entrambi erano riusciti a lasciare Torre Annunziata – in sella a un Honda Sh risultato provento di furto commesso a Torre Annunziata e denunciato nel 2017 – e a raggiungere Torre del Greco, dove avevano messo a segno il colpo studiato a tavolino.
Le ulteriori indagini
Adesso – a scanso di equivoci – i due criminali sono stati trasferiti dietro le sbarre del carcere di Poggioreale, in modo da scongiurare il pericolo di ulteriori fughe. Intanto, proseguono le indagini degli investigatori per provare a individuare un ipotetico terzo uomo, l’eventuale «basista» al servizio della coppia di rapinatori. Su ordine della procura di Torre Annunziata, infatti, gli investigatori hanno acquisito le immagini del sistema di telecamere interne dell’ufficio postale di via Nazionale nonché i filmati della videosorveglianza pubblica per ricostruire frame per frame l’assalto organizzato da Vittorio Agnello e Francesco Immobile.