CRONACA
3 marzo 2018
Castellammare. Il terrore di una famiglia: “Il clan Cesarano ci ha murati vivi in casa”
«Non sto mandando neanche più i miei figli a scuola. Davanti al cancello passano motorini e macchine che non conosciamo a tutte le ore. E se vengono qui che facciamo?». Una famiglia ostaggio della camorra, terrorizzata dal clan Cesarano e dalle conseguenze di un’eventuale denuncia nei confronti dell’esattore del pizzo che – secondo l’accusa – era arrivato a massacrare un giovane imprenditore per riscuotere un presunto credito di 6mila euro. Le intercettazioni raccolte nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli a carico di Santolo Martone, genero del boss Vincenzo Cesarano, raccontano di una famiglia terrorizzata dalla cosca di Ponte Persica.
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