Ercolano. Sfrecciano a tutta velocità lungo il corso principale della città, incuranti di auto e passanti. E si esibiscono in pericolose «impennate» rigorosamente filmate dagli amici del branco. E’ l’ultima moda dei baby vandali della città degli Scavi, pronti a imitare le gesta in stile Gomorra delle bande delle periferie di Napoli: un’ultima moda per racimolare qualche «mi piace» su Facebook e Instagram a costo di mettere a repentaglio la propria vita e non solo. Tutto in nome del «dio-like».
Succede in pieno giorno, proprio a due passi dal comando di polizia municipale di vico Posta e sotto lo sguardo a metà incredulo e a metà terrorizzato di centinaia di turisti in visita agli Scavi: lungo corso Resina prima e via Guglielmo Marconi poi ci sono tre minorenni in sella a due scooter. Hanno in comune la stessa espressione strafottente e non si preoccupano né delle pattuglie dei vigili urbani schierate a due passi né delle auto in transito. L’unica ossessione è l’impresa da riprendere con gli smartphone. «Filmami, vediamo quanto riesco a stare su una ruota sola», l’invito del baby-centauro prima di impennare assieme a un amico seduto al posto del passeggero. Il terzo, solitario in sella a un secondo scooter, acconsente alla richiesta e riprende tutto: un giro, poi un altro e un altro ancora. Una lunga serie di impennate rigorosamente riprese dall’obiettivo del cellulare.
Si passa da corso Resina fino alle porte degli uffici comunali: lungo la strada diversi automobilisti sono costretti a scansare lo il centauro, mentre una coppia di vigili urbani sembra impegnata in qualche misterioso intervento di viabilità. Così i tre ragazzi se la ridono e continuano a cavalcare gli scooter, perché si sentono i padroni indiscussi della strada. Poi il gioco finisce, fortunatamente nessuno si fa male e resta il ricordo dell’ennesima bravata strappa-like sui social network. Eppure la città di Ercolano ha pagato, come testimoniano le decine di lapidi ai piedi delle strade, pesante dazio agli incidenti stradali: alcune strade in particolare sono state, in diverse occasioni, teatro di devastanti schianti conclusi in tragedia. I circuiti “letali” su cui si possono notare le avverse condizioni dell’asfalto, l’assenza di dossi artificiali e tutor sono via Benedetto Cozzolino dove si registrano circa 2 incidenti mortali ogni anno, via Vesuvio dove recentemente un ragazzo di ritorno dalla discoteca ha perso la vita, via Panoramica e via Marittima.