«Le richieste? Sì, almeno tre da lunedì appena finito lo spoglio delle elezioni Politiche. Una persona addirittura mi ha domandato quali documenti avrebbe dovuto produrre per avere l’accesso immediato al reddito di cittadinanza tanto che era disposta a consegnarmeli nel giro di poche ore. Ma non c’è un boom, almeno per il momento, seppur in tanti stanno iniziando a chiedere informazioni».
Luigi Di Prisco è consigliere comunale di maggioranza a Sorrento ma si occupa anche di lavoro. Con un Caf e tanti impegni in campo sindacale. E a proposito di reddito di cittadinanza di marca grillina, per ora, si è visto già contattare dai clienti per avere accesso al benefit immaginario targato M5S. Non siamo ai livelli di Bari dove si parla di file ai Caf e domande a valanga. Eppure la questione è aperta e trova sponde negli emisferi populisti che fanno montare rabbia sulla pelle della povera gente. E pensare che dopo anni di campagna elettorale permanente, nella quale il candidato premier M5S Luigi Di Maio ha detto un giorno sì e un altro pure che con lui al governo sarebbe stato subito introdotto il reddito di cittadinanza, ora è scattato il tipico e scontato dietrofront. O meglio, una frenata a dispetto dei fake e delle bufale che continuano a circolare in Rete e che hanno inquinato la campagna elettorale. Con lo stesso Di Maio che ha posticipato di qualche anno – senza fornire troppi dettagli – la deadline per introdurre il bonus ai non occupati.
«Anche se – interviene Di Prisco – i social network molto spesso fanno disinformazione. Tante persone fanno ancora troppa confusione tra il reddito di cittadinanza e la misura prevista dal reddito di inclusione che è una cosa diametralmente opposta. E’ qui che bisognerebbe insistere a chiarire anche a livello nazionale le differenze. Io, quotidianamente, nel mio impegno professionale punto molto sull’informazione corretta che deve essere fornita all’utente. Seppur, è chiaro, la febbre da reddito di cittadinanza ormai è destinata a salire». E pensare che il comico-papà del Movimento, Beppe Grillo, in una intervista oggi diffusa sui social sfodera la sua personalissima visione del reddito di cittadinanza: «Cambia il rapporto. Al centro mettiamo l’individuo che decide se e quando lavorare. Potrebbe anche decidere di non fare nulla. Come si finanzia? Togliendo progressivamente le tasse dal lavoro e dal reddito, modificando così un nuovo sistema fiscale».
CRONACA
9 marzo 2018
Reddito di cittadinanza, richieste a Sorrento al Caf del consigliere: “Che documenti servono?”