C’è una buca in via Schito lunga quasi mezzo metro e profonda 30 centimetri. Qualcuno c’ha infilato un giubbotto dentro per cercare di attutire il contraccolpo delle ruote di auto e motorini. Centrarla – magari al buio – potrebbe provocare danni a una vettura o uno scooter, nel migliore dei casi. Nel peggiore invece si rischia di farsi male sul serio. Una strada colabrodo, non l’unica, che mette in pericolo l’incolumità delle persone.
Una mappa del rischio che s’estende dalla periferia e arriva fino al centro. In corso Vittorio Emanuele basta passeggiare e parlare con i commercianti per rendersi conto dei disagi che sono costretti a subire. «Ogni volta che piove si apre una voragine al margine della strada. Si formano delle pozzanghere enormi, le auto ci finiscono dentro e schizzano acqua contro le vetrine e fin dentro i negozi», raccontano i commercianti che sono stati costretti a prendere un dissuasore in gomma e a piazzarlo tra il marciapiede e la strada per provare a limitare i danni.