Torre del Greco. Tutto è cominciato in strada, lungo via Nazionale. Dove una donna di 39 anni stava accompagnando il figlio all’istituto comprensivo Giampietro-Romano, la scuola di riferimento per centinaia di bambini del popoloso quartiere di Sant’Antonio. Lasciato il piccolo in classe, la mamma si è imbattuta nella sorella e nel fratello del marito: un incontro teoricamente «pacifico» tra parenti, se non fosse per una causa di separazione in corso.
La lite in strada
Quando gli sguardi dei tre familiari si sono incrociati, gli animi si sono immediatamente surriscaldati. è bastata una parola pronunciata a mezza voce per scatenare il caos in strada, perché i due cognati non hanno esitato a replicare per le rime alla donna ritenuta «colpevole» della crisi coniugale. Dagli insulti alla minacce – accompagnate da qualche sonoro ceffone – passa giusto qualche minuto: i due cognati si scagliano contro la donna, aggredita sotto gli occhi di decine di passanti. Proprio il tempestivo intervento di qualche testimone sembrava avere riportato la calma, con i tre contendenti separati a fatica e accompagnati in due opposte direzioni.
L’incontro in ospedale
Ma il peggio sarebbe arrivato solo successivamente, al pronto soccorso dell’ospedale Agostino Maresca. Dove prima la trentanovenne – accompagnata da una sorella di 42 anni – e poi i cognati di 39 anni e 33 anni si erano presentati per medicare le ferite riportate durante la rissa. Una doppia strategia per avviare eventuali azioni legali, capaci di riaccendere la disputa tra i cognati: sotto gli occhi terrorizzati di pazienti e personale medico, le tre donne e l’uomo hanno ripreso con gli insulti prima di cominciare con una nuova scarica di calci e pugni. Una situazione potenzialmente esplosiva – l’ennesima registrata al pronto soccorso dell’ospedale Agostino Maresca, struttura sanitaria in attesa del rilancio annunciato in diverse occasioni dal governatore Vincenzo De Luca – capace di convincere la guardia giurata in servizio presso l’accettazione a lanciare telefonicamente l’allarme ai carabinieri.
L’intervento dei militari
Al proprio arrivo gli uomini in divisa della stazione Capoluogo hanno dovuto faticare non poco per dividere i quattro contendenti, mentre diversi pazienti erano già stati dirottati a scopo precauzionale in diversi reparti della struttura sanitaria. Alla fine, i militari dell’Arma guidati dal comandante Vincenzo Amitrano e coordinati dal capitano Emanuele Carda sono riusciti a bloccare i protagonisti della furibonda lite, tutti arrestati con l’accusa di rissa. Dopo le formalità di rito presso gli uffici della caserma Dante Iovino, i quattro sono stati sottoposti ai domiciliari in attesa del processo con rito direttissimo davanti al giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata, chiamato a stabilire le responsabilità per il caos scoppiato prima in strada e poi al pronto soccorso.