L’ambulanza del 118 con a bordo i paramedici è arrivata al pronto soccorso alle 7,30: dall’hotel al nosocomio solo tre minuti nei quali a bordo il personale medico ha provato, attraverso la defibrillazione, a rianimare la ragazzina in gita con la scuola. «La ragazzina non rispondeva agli stimoli» un quadro clinico grave. Clinicamente la 15enne era quindi morta. Ma nonostante tutto all’arrivo in ospedale la ragazzina è stata trasportata subito nel blocco operatorio dove è stata rianimata dall’equipe medica guidata dal dottore Giuseppe Oriolo. Un lavoro di squadra per cercare di salvarla riuscendoci. Quando il suo cuore ha ripreso a battere è stata sottoposta a quella che i medici chiamano «diagnostica». E’ stata sottoposta infatti ad una tac, una ecocardio, persino ad un esame tossicologico al fine di escludere eventuali cause esterne e solo quando è stata definita fuori pericolo di vita avendo riacquistato l’attività cardiaca è stata intubata dal dottore Cesare Serra e trasferita con l’ambulanza di rianimazione al secondo policlinico di Napoli. Ed è ora ricoverata nella sala di rianimazione dell’ospedale partenopeo dove con lei ci sono i genitori e le insegnanti. Quel malore che ha avvertito, per i medici, è paragonabile alla condizione del giovane capitano della Fiorentina Davide Astori, con l’unica differenza che lei era in camera con un’amica che tempestivamente è riuscita ad accorgersi di quello che stava accadendo e dare l’allarme.
CRONACA
17 marzo 2018
Ottaviano/Terzigno. La 15enne fuori pericolo, decisivo l’sos lanciato da una compagna