Secondo l’ultima ricerca di Eurobarometro (sono stati sentiti circa 26.000 cittadini europei dei 28 paesi dell’Unione), gli europei sentono una forte presenza di disinformazione nell’UE e l’83% degli intervistati ritiene che questo fenomeno possa rappresentare un pericolo per la democrazia. Il 37% degli Italiani intervistati ha dichiarato di entrare in contatto con le fake news (false noitizie) ogni giorno, il 31% almeno una volta alla settimana ma allo stesso tempo il 73% ha dichiarato di essere in grado di identificarle.
Dalla ricerca emerge l’importanza dei mezzi di comunicazione di qualità: i partecipanti ritengono che le fonti di informazione più affidabili siano i mezzi di comunicazione tradizionali (radio 70 %, TV 66 %, stampa 63 %), mentre ci si fida di meno delle fonti di notizie online e dei siti web che pubblicano video, con un tasso di fiducia rispettivamente del 26% e del 27%.
Solo il 19% degli intervistati in Italia dichiara di avere fiducia nelle news diffuse sui Social Network e sulle App di Messaggistica. Si ritiene che la diffusione della disinformazione sui social media sia agevolata dal fatto che le notizie false fanno leva sulle emozioni dei lettori (88%), sono diffuse allo scopo di pilotare il dibattito pubblico (84%) e sono mirate a generare un profitto (65%).
La metà degli interpellati è convinta che una verifica dei fatti dopo che la disinformazione è stata diffusa non sia una soluzione poiché non raggiunge le stesse persone che hanno letto l’informazione originale.