Pompei – Buffer zone, viabilità, Maximall. Il futuro della città degli Scavi e del Santuario è tutto racchiuso nella relazione che porta il nome di Grande Progetto Pompei. Nell’ultima riunione a Roma, che ha visto la partecipazione del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, dei vertici dell’Unità Grande Pompei, della Città Metropolitana di Napoli e dei sindaci della buffer zone, tra cui il primo cittadino di Pompei, ha sancito il definitivo via libera alla proposta del Piano Strategico di interventi e dato mandato per l’attuazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo. Interventi, però, di cui non si conosce l’attuazione. L’ok al documento, che segna naturalmente un ulteriore passo avanti verso la realizzazione di una serie di infrastrutture utili e necessarie alla migliore fruizione del territorio e dell’area archeologica di Pompei, desta preoccupazione tra gli operatori e le varie associazioni locali. Ecco che l’Udc, unitamente al capogruppo Alfonso Conforti, ha protocollato una richiesta di consiglio comunale con il seguente punto all’ordine del giorno: l’attuazione di una commissione speciale che si concentri sulla Buffer Zone, il Piano Strategico e che preveda una serie di confronti di vigilanza. «Faremo richiesta di una commissione speciale, così come prevede lo statuto del consiglio comunale – afferma il segretario cittadino, Giuseppe Benessere – ad oggi le forze politiche non conoscono il contenuto dell’ultima riunione a Roma. E’ inaccettabile. Nessuno viene coinvolto e intanto i comuni limitrofi si stanno attrezzando per migliorare le loro offerte. C’è bisogno di una maggiore partecipazione politica e amministrativa». Benessere precisa che «il sindaco Amitrano è stato a Roma per discutere del Piano Strategico ma che nessuno è a conoscenza dell’attuazione e dei punti previsti da tale piano. Alla luce anche dell’apertura del Maximall Pompeii di Torre Annunziata, si dovrebbe discutere innanzitutto della viabilità e il Comune dovrebbe farci capire in quale direzione intende procedere. Via Plinio, ad esempio, assorbe un enorme flusso di veicoli, complice la presenza di tre caselli autostradali a distanza ravvicinata. Parliamo di una via ormai al collasso tral’ondata di veicoli legata al turismo e quella relativa ai centri commerciali, tra cui Leroy Merlin». Benessere lancia un appello al sindaco di Pompei, Pietro Amitrano. «Il Comune dovrebbe illustrare in che modo intende gestire la situazione, ecco perché è necessaria una commissione speciale che analizzi lo stato del progetto. C’è la necessità di comprendere che tipo di investimenti rientrano nella Buffer Zone. E servono più idee sul miglioramento della mobilità urbana. Inoltre, alla luce del comunicato di Franceschini e De Vincenti e del recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi soprattutto tramite il riuso di aree industriali dismesse, auspichiamo che dietro non si celino finanziamento ai privati a discapito della comunità», conclude.Secondo rumors, nell’incontro di Roma s’è discusso e dell’Hub ferroviario e della possibilità di apportare delle modifiche a quello che era il progetto originario. Per la città mariana ci sarebbero in cantiere diverse idee: prima fra tutte quella che riguarderà la pedonalizzazione e la creazione di nuovi parcheggi nella zona che va dalla stazione della Circumvesuviana di Pompei Santuario a Piazza Bartolo Longo, un intervento da 60 milioni di euro che potrebbe partire entro il 2018. Per l’Hub ferroviario, invece, c’è un proposta del Comune di Pompei che cambierebbe completamente il volto di via Plinio e che è al vaglio delle Ferrovie dello Stato, e non solo: la variante prevederebbero l’Hub a ridosso dell’uscita autostradale e una mega area pedonale.
CRONACA
17 aprile 2018
Pompei: buffer zone, viabilità e Maximall. Commissione speciale di vigilanza