Ci sara’ anche ‘core ingrato’ del nuovo millennio, il Pipita Higuain, tra il Napoli e le rinnovate speranze di riagganciare la corsa scudetto nella sfida decisiva di domenica allo Juventus stadium. Nelle montagne russe del turno di mercoledi’ il Napoli in un quarto d’ora e’ passato dal -9 a -4. Se vince a Torino e la Roma stoppa i bianconeri all’Olimpico (risarcendo il ‘danno’ del 4-2 al San Paolo), lo scudetto puo’ virare al Sud. Impresa ardua, considerando la forza tecnico-morale-agonistica dei campioni in carica da sei anni e le varie frenate dei napoletani, ma possibile. E comunque la serie A, unico dei tornei maggiori d’Europa ancora in bilico, si regala un big match che puo’ cambiare verso alla stagione. In passato sono stati tanti i doppi ex della sfida, da Zoff a Altafini, da Sivori a Ferrara, da Cannavaro a Mauro, ma la fuga del Pipita dopo il record di 36 gol e’ stato uno schiaffone indelebile anche perche’ Higuain e’ stato spietato: cinque gol in cinque partite con un solo successo, inutile e in Coppa Italia, per i suoi ex compagni. E la sfida di domenica acquista un sapore particolare perche’, in 90 anni, sara’ la quinta volta che le due squadre danno vita a un testa a testa scudetto, e gli scontri diretti sono stati sempre determinanti. Il piu’ celebre riguarda ‘core ‘ngrato’ capostipite, Jose’ Altafini, che a 34 anni entro’ il 6 aprile 1975, fisso’ il 2-1 su un errore di Carmignani regalando per due punti lo scudetto alla Juve e guadagnandosi il risentimento perenne dei suoi ex tifosi. C’e’ voluto il Napoli di Bianchi e Maradona per confezionare la vendetta nel 1987: 3-1 a Torino, e 2-1 al San Paolo con sigillo dell’umile Romano per il primo scudetto, con tre punti sui rivali. Il terzo sprint scudetto avviene nella stagione 2012-2013, ma con meno brividi. Testa a testa all’andata fino allo scontro diretto vinto dai bianconeri di Conte 2-0, poi 1-1 e il Napoliconclude la stagione secondo a nove punti. L’ultima volata e’ quella del 2016: 2-1 per i partenopei firmato Higuain e Insigne, poi nel ritorno una rete in zona Cesarini del panchinaro di lusso Zaza consente il sorpasso sul Napoli che poi cedera’ terreno fino ai 9 punti di scarto finali. Se le perle di Juve- Napoli sono nell’immaginario collettivo con le magie di Maradona e Platini, non si dimenticano le imprese di Vinicio, Altafini, Sivori, Baggio, Zidane, Cavani e quelle recenti di Higuain. Andando a zonzo nei decenni rimangono scolpite alcune immagini: un incubo per il Napoli nell’anno della fondazione quando subisce dalla Juve un 8-0 nel 1927 con una tripletta di Antonio Vojak, poi idolo di Napoli. La vendetta matura con due 4-1 al S. Paolo: nel 1939 anche con un gol di Nereo Rocco e nel 1942 con Sentimenti II che gioisce e il fratello Sentimenti III che si dispera. Tre volte Napoli in vantaggio nel 1958 con doppiette di ‘o lione’ Vinicio, tre volte raggiunto, poi Bertucco fissa il 4-3 e il comandante Lauro improvvisa una processione in campo in mezzo alla folla festante. La sfida prende quota quando si prende la scena Sivori: tris in un 4-2 del 1960 e in un 4-0 al San Paolo. Prima di ‘core ‘ngrato’ gli anni ’70 vedono due 4-1 della Juve di Vycpalek nel ’71 e nel ’74. Nella Coppa Italia 1978 poker record di Savoldi in un pesante 5-0. Poi arrivano Maradona e Platini ed e’ sempre festa: Roi Michel segna due volte nel 1984; Diego risponde con una magia su punizione a scendere che fissa l’1-0 nel 1985. Ma spettacolo ed emozioni non finiscono: doppio Baggio nel 3-1 del 1992. Ecco Zidane che confeziona un pari nel 1996 e una vittoria esterna per il 2-1 nel 1997. Dal purgatorio della B entrambe tornano presto protagoniste. Canta Napoli per tre successi di fila dal 2009: 3-2 a Torino con doppietta di Hamsik (ultimo successo partenopeo in trasferta), 3-1 al San Paolo decisivo Quagliarella, 3-0 con tris di Cavani. E poi ogni incontro e’ show fino al 4-2 in Supercoppa 2012 col Napoli assente nella premiazione a Pechino dopo una gara al veleno. Poi la Juve decolla e il Napoli schiuma rabbia: due pari e quattro successi Juve. Nel 2015 illusorio 2-1 a Napoli ma il quinto scudetto non sfugge alla Juve che in estate si prende anche Higuain. E il Pipita non fa sconti alla sua ex squadra: in cinque gare di campionato e Coppa Italia segna cinque gol, resta a secco solo nell’1-1 di un anno fa. In compenso in serie A decide le due gare di andata, il 2-1 dell’anno scorso e l’1-0 del dicembre scorso a Napoli. E ai partenopei servirebbe domenica anche un successo per 2-0 per non soccombere in un eventuale arrivo appaiati
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20 aprile 2018
Magie grandi ex sprint scudetto, ecco Juve-Napoli