Napoli – Tranquillo alla meta. Il Napoli si presenta domani sera all’Allianz Stadium avendo ben poco da perdere. Sarri – che ormai per consuetudine non parla piu’ con i giornalisti alla vigilia delle gare – ribalta il ragionamento di Allegri. La pressione? E’ tutta sui padroni di casa. In realta’ Juventus-Napoli e’ la partita dell’anno ed entrambe le squadre arrivano a questo appuntamento con una carica psicologica e sotto il peso di uno stress che non possono essere pari ad alcuna altra sfida. Il Napoli ha quattro punti di distacco dalla capolista e deve vincere se vuole sperare ancora di contendere il tricolore all’avversaria. Gli azzurri quest’anno sono non sono mai stati sconfitti fuori casa, mentre la Juve ha perso all’Allianz Stadium una sola volta nel mese di ottobre con la Lazio, ma in precedenza aveva un record di imbattibilita’ che durava da oltre due anni. Insomma puo’ davvero accadere di tutto. I tifosi del Napoli accompagnano il sogno della squadra. Con Sarri e i giocatori, un’intera citta’ pensa allo scudetto da agguantare sul filo di lana, come per un miracolo, sottraendolo all’eterna rivale. Oggi alla partenza dell’autobus dallo stadio San Paolo e poi lungo il viale di accesso all’aeroporto di Capodichino, migliaia di tifosi hanno voluto sostenere la squadra, facendo sentire ai calciatori il calore di un’intera citta’. L’allenatore cerca di mantenere concentrati i suoi uomini. A Castel Volturno, fino all’ultimo allenamento di stamani, prima della partenza, ha fatto ripassare gli schemi che serviranno per opporsi ai campioni d’Italia in casa loro. La formazione e’, come sempre, top secret. Se dipendesse dalle risultanze del campo, Milik e Zielinski dovrebbero giocare dall’inizio e Mertens e Hamsik sedere in panchina. Ma Sarri, si sa, non dimentica chi ha portato la croce e si e’ sacrificato per un’intera stagione e spera che proprio per l’importanza dell’appuntamento di domani sera, il belga e lo slovacco, che attraversano un chiaro periodo di appannamento sul piano fisico, sappiamo ricavare nuove forze dal serbatoio della volonta’. La tattica dunque non cambia. Il Napoli si schiera, almeno all’inizio, con il solito 4-3-3. Se le cose dovessero mettersi male, Milik entrerebbe al posto di un centrocampista per dar vita al 4-2-3-1, uno schema molto piu’ offensivo e spregiudicato. Ma di lasciare dall’inizio la superiorita’ numerica a centrocampo alla Juve non se ne parla. Sarri non lo dice apertamente ma sa bene che, tutto sommato, alla sua squadra basterebbe anche un pari. Rimanere a quattro punti dalla capolista e sperare che i bianconeri inciampino nei successivi impegni fuori casa con l’Inter e con la Roma non e’ proprio un’utopia. L’allenatore toscano nato per caso a Napoli e’ diventato un po’ come la citta’ che gli ha dato i natali: carico piu’ che di una fede incrollabile, di uno spirito guascone e di un’anima visionaria alla quale non si puo’ piu’ sottrarre.
SPORT
21 aprile 2018
Calcio: Napoli contro la Juve per continuare a sognare