Nel giro di due settimane è stato arrestato due volte. Secondo la Procura di Torre Annunziata sarebbe un personaggio chiave nel mondo dello spaccio. Al punto da finire al centro di due distinte ordinanze di custodia cautelare legate a doppio filo all’affare droga sull’asse Torre Annunziata- Castellammare di Stabia. Ma nonostante i sospetti degli inquirenti e le prove che hanno portato al doppio arresto, Aniello Ino, 22enne con precedenti penali considerato vicino alla famiglia dei “Tittoni” – storica dinastia criminale impegnata nel campo del traffico di droga – è tornato a casa. Agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Torre Annunziata. Il tribunale del Riesame ha, infatti, accolto la richiesta firmata dall’avvocato Mauro Porcelli – il legale che assiste il 22enne – disponendo una misura cautelare più mite rispetto alla detenzione in carcere. E così, ieri mattina, Ino ha visto aprirsi, davanti ai suoi occhi, le porte della casa circondariale di Cassino, dove si trovava recluso. Una decisione che comunque non scalfisce il quadro di accuse a carico dell’indagato, ritenuto coinvolto in decine di episodi di spaccio commessi a Torre Annunziata e per la precisione nel cuore del rione Carceri, storica roccaforte del clan Gionta.