Napoli – Sedici anni e sei mesi per duplice omicidio volontario: e’ la richiesta di condanna avanzata dal pg al processo di appello nei confronti di Aniello Mormile, il dj di 32 anni, che la notte del 25 luglio 2015 guidando contromano la sua Renault Clio sulla tangenziale di Napoli provoco’ la morte della fidanzata Livia Barbato, e di Aniello Miranda, l’automobilista alla guida della Panda contro la quale l’auto di Mormile si schianto’ frontalmente. In primo grado, al termine del processo con rito abbreviato, Mormile fu condannato a 20 anni di reclusione. L’imputato sostiene che l’incidente fu dovuto al fatto che era in stato di ubriachezza. Per i giudici invece l’azione fu ”cosciente e volontaria”. Gli inquirenti hanno avanzato l’ipotesi di un litigio con la ragazza che lo avrebbe indotto a invertire la marcia, forse allo scopo di terrorizzarla. Le immagini delle telecamere documentarono che all’altezza dello svincolo di Agnano l’auto fece una inversione a U immettendosi sulla carreggiata opposta.
CRONACA
29 maggio 2018
Sulla tangenziale contromano, chiesti 16 anni reclusione