Napoli – C’era pure un foreign fighter, un giovane europeo, nel campo di addestramento libico dell’Isis dove i due gambiani arrestati tra Napoli e provincia si sono preparati compiere attentati in Occidente. A rivelarlo, durante un interrogatorio, e’ Alagie Touray, il ventunenne fermato il 20 aprile scorso davanti a una moschea di Licola, nel Napoletano, in un blitz antiterrosimo di Ros e Digos. Grazie alle sue informazioni, inoltre, mercoledi’ scorso e’ stato bloccato a Napoli un altro “soldato” di Daesh, Sillah Osman, che come lui aveva completato il percorso di radicalizzazione nel Mo’askar (cosi’ Touray chiama il campo di addestramento dell’Isis, ndr) “E’ stato l’unico soggetto che ho conosciuto che proveniva dall’Europa – dice Touray, registratosi nel campo di addestramento con il nome di Abu Jafar, riferendosi al giovane europeo – perche’ tutti gli altri venivano dal continente africano”. Il gambiano lo definisce “molto zelante, si impegnava molto nelle attivita’ di addestramento” tanto da essere “legato all’emiro che indossava il caftano”. Il giovane, riferisce ancora Touray, fece con lui e con Sillah, il giuramento collettivo. Del gruppo faceva parte anche un altro giovane “fra i piu’ zelanti e vicini all’emiro” che “era stato incoraggiato all’addestramento dalla madre e che aveva avuto un fratello kamikaze, che si era fatto esplodere”. I piu’ zelanti, quelli piu’ vicini all’emiro, che viaggiava a bordo di una macchina del colore della sabbia per mimetizzarsi nel deserto, erano complessivamente sette.
CRONACA, Napoli
26 giugno 2018
Terrorista arrestato a Napoli: “un giovane europeo tra piu’ devoti all’emiro”