Torre del Greco. Un politico «navigato» e una studentessa di 24 anni: potrebbero essere Giovanni Marino – ex vicesindaco di San Giorgio, già finito in passato sotto i riflettori degli investigatori – e Elena Ciavolino, figlia di un dipendente comunale, le due new entry all’interno giunta comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. A un mese dal 7 gennaio – il giorno inizialmente indicato dallo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio per il rimpasto all’interno dell’esecutivo cittadino – il mobiliere di via monsignor Felice Romano si è arreso, infatti, al pressing del super-gruppo della lista civica La Svolta. Il crocevia-bilancio D’altronde, una volta approvato il bilancio 2019 in giunta, il primo cittadino avrà bisogno dei «numeri» in consiglio comunale e – visti i malumori già esplosi in maggioranza in occasione della modifica al regolamento per prevedere la sfiducia del capo dell’assise – un eventuale «ammutinamento» del super-gruppo telecomandato dall’ex consigliere comunale Salvatore Antifono potrebbe costare caro. Di qui, la decisione di spingere sull’acceleratore per provare a fare quadrare i conti in tempo utile.
I sacrificati e i volti nuovi
«Solo due assessori saranno interessati dal rimpasto», aveva annunciato il primo cittadino alla vigilia dell’incontro finale a palazzo Baronale per formalizzare le scelte e procedere alla ridistribuzione delle deleghe. A lasciare l’esecutivo cittadino toccherà, in primis, a Pietro De Rosa: l’ex dirigente di polizia aveva annunciato le proprie dimissioni – mai presentate ufficialmente – via social, prima di sparire definitivamente dalla scena politica. Un addio senza rimpianti all’ombra del Vesuvio, ma capace di lasciare un grande vuoto all’interno della giunta comunale. Perché il simpatizzante del M5S era stato scelto direttamente da Giovanni Palomba per curare il settore dei rifiuti: un compito – alla luce dei risultati – fallito in pieno, con buona pace delle «giustificazioni» accampate dall’ex funzionario di Stato. L’eredità di Pietro De Rosa – secondo i rumors circolati a palazzo Baronale – potrebbe essere raccolta da Giovanni Marino: un nome sostanzialmente sconosciuto a Torre del Greco, ma noto a San Giorgio a Cremano. Dove l’ex esponente di Sel – una novità assoluta per il carrozzone guidato da Giovanni Palomba, promossa dagli ex esponenti della lista civica Insieme per la città Carmela Pomposo e Simone Gramegna – era stato promosso vicesindaco di Giorgio Zinno e alcune «incomprensioni» sulla gestione delle politiche sociali convinsero il sindaco-arcobaleno alla revoca dell’incarico. Dovrebbe essere, invece, meno «traumatica» la staffetta tra l’ingegnere Monica Ascione – erede di Alfonso Ascione, l’unica a strappare la sufficienza rispetto ai traballanti colleghi – e la ventiquattrenne Elena Ciavolino, dottoranda in medicina e figlia di un dipendente comunale. La baby-studentessa – indicata dal «camaleonte» Ciro Piccirillo e da Salvatore Gargiulo – dovrebbe ereditare tutte le deleghe di Monica Ascione, fatta eccezione per la polizia municipale destinata a Giovanni Marino.
Le deleghe contese
Il doppio cambio in giunta potrebbe essere «ratificato» a stretto giro di posta, il tempo necessario ai 4 esponenti della lista civica Ci vuole coraggio – Gaetano Frulio, Luisa Liguoro, Vittorio Guarino e Annalaura Guarino – per trovare l’accordo sulla distribuzione delle deleghe «interne» al gruppo. Infine, resterà al proprio posto l’assessore Anna Pizzo: la coppia di Dai formata da Michele Langella e Stefano Abilitato avrebbe, infatti, confermato – a dispetto dei risultati – la fiducia all’avvocato al debutto in politica.
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