TORRE ANNUNZIATA – Lo Stato si sarebbe seduto a tavola con il boss per chiedere e ottenere l’arresto di Carmine Maresca, il baby killer del clan Gionta che nel corso di una rapina a Pagani sparò e uccise il tenente dei carabinieri Marco Pittoni. E’ il clamoroso retroscena raccontato, ieri pomeriggio in aula, da Francesco Casillo, alias ‘a vurzella, il boss dello spaccio di Boscoreale. Casillo è stato ascoltato, nell’aula Giancarlo Siani del palazzo di giustizia di Torre Annunziata, come testimone chiave del processo che vede imputati, tra gli altri, 3 carabinieri che all’epoca (parliamo del 2008) erano in servizio nella caserma di via dei Mille.
Ciro Formisano
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