CASTELLAMMARE DI STABIA – Affidamenti diretti, soldi ricevuti extra-contratto e il sospetto di subappalti garantiti dalla ditta senza che il Comune ne sapesse nulla e quindi potesse esercitare il controllo diretto sui rifiuti prelevati a Castellammare. E ancora, il mancato rispetto del capitolato d’appalto e delle migliorie proposte in sede di gara. Sono questi gli aspetti sui quali si stanno concentrando gli uomini della guardia di finanza. Le fiamme gialle sono piombate a Palazzo Sant’Anna nella mattinata di venerdì, con l’obiettivo di acquisire tutti i documenti relativi all’appalto rifiuti a Castellammare di Stabia. Hanno portato via dagli uffici del settore Ambiente l’offerta presentata dall’azienda e il verbale di gara che ha portato all’aggiudicazione dell’appalto, il contratto sottoscritto tra il Comune e l’Am Tecnology, i formulari che contengono le specifiche dei rifiuti raccolti in questi due anni e i dispositivi di pagamento emessi dal settore Economico Finanziario. Inoltre, sono stati acquisiti anche alcuni files di comunicazioni tra gli uffici comunali e l’azienda, oltre che i dati della percentuale di raccolta differenziata. I controlli della guardia di finanza di Castellammare di Stabia sono scattati a seguito delle numerose denunce che si sono susseguite negli ultimi mesi. Operai che raccontano di aver mischiato i rifiuti, lettere anonime nelle quali viene raccontato un presunto sistema che altera le percentuali di raccolta differenziata a seconda delle esigenze. Una serie di accuse – tutte ancora da provare – sulle quali le fiamme gialle vogliono vederci chiaro. Finora sono stati i carabinieri del Noe ad approfondire la vicenda relativa al presunto trasporto illecito di rifiuti e quindi a indagare sulla gestione della raccolta a Castellammare.
Tiziano Valle
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