Torre del Greco. La colonnina di mercurio – intorno alle 13 del primo lunedì di luglio all’ombra del Vesuvio – supera i 30°, ma all’interno dei veicoli intrappolati tra il centro storico e il quartiere Sant’Antonio si arriva a sfiorare i 40°. In pratica, l’anticamera dell’inferno. In cui gli automobilisti di Torre del Greco sono stati costretti a restare circa un’ora, il tempo necessario a raggiungere viale Campania da piazza Santa Croce o via Roma da via Nazionale. La causa? La chiusura di via XX Settembre, la strada di collegamento tra la centralissima piazza Luigi Palomba e la zona porto: una chiusura ordinata senza preavviso di sorta dal sindaco Giovanni Palomba per provvedere ai necessari interventi di riqualificazione dell’asfalto e alla messa in sicurezza del cosiddetto «rio».
La città cantiere
I lavori promossi dall’assessore ai lavori pubblici Michele Borriello – recentemente subentrato all’ingegnere Vincenzo Sannino, costretto alle dimissioni dopo la valanga di guai giudiziari venuta giù dalla procura di Torre Annunziata – si sono aggiunti ai cantieri già aperti in via Calastro e via Barbacane, già finiti al centro di polemiche e proteste per i disagi provocati ai cittadini e ai commercianti. Il risultato è stato catastrofico: in particolare durante le ore di punta il traffico è andato letteralmente in tilt, con buona pace del dispositivo delle viabilità deciso dal comandante dei vigili urbani Salvatore Visone. Da via Nazionale e da via Diego Colamarino – le due opposte direttrici rispetto a via XX Settembre – si sono formate code interminabili, con gli automobilisti costretti a un’imprevista «sauna» sotto il sole. «In un anno, il sindaco non ha fatto nulla di nulla – la colorita protesta di un commerciante di corso Umberto I -. Poi oggi si sveglia e decide di paralizzare la città. Di punto in bianco, senza informare nessuno». I disagi, salvo imprevisti, dovrebbero durare tre giorni. Ovvero il tempo indicato dalla ditta esecutrice dei lavori per completare gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza di via XX Settembre.
La difesa del sindaco
L’eco della rivolta scoppiata tra periferia e centro storico è arrivato puntuale all’orecchio del sindaco. Pronto a respingere le accuse di scarsa programmazione – legate alla concomitanza con il cantiere di via Barbacane – e a difendere le scelte dell’amministrazione comunale: «Gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza rappresentano sempre una priorità per la città – afferma Giovanni Palomba -. Eravamo consapevoli del rischio di provocare qualche disagio alla popolazione, ma eravamo altresì coscienti della necessità di intervenire tempestivamente per risolvere i problemi provocati dalla presenza di buche e avvallamenti lungo tutta via XX Settembre: io stesso stavo per cadere in sella al mio scooter a causa di un fosso. Tre giorni di “sacrifici” sono necessari per garantire la sicurezza di tutti».
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